Salerno: camorra e ‘ndrangheta insieme per lo spaccio della droga, 15 arresti
La droga, occasione utile per unirsi e collaborare, massimizzare profitti ed espandere l’attività illecita. Camorra e ndrangheta, insieme il porto di Salerno scelto hub nazionale per l’importazione di droga dal Sudamerica. 15 arresti eseguiti questa mattina, al termine di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al traffico, anche transnazionale, di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana fino al furto con le aggravanti della metodologia mafiosa. Secondo l’ipotesi accusatoria condivisa allo stato dal giudice per le Indagini preliminari, il sodalizio criminale era composto prevalentemente da soggetti di origine campana in rapporti con appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria). Carmine Ferrara individuato dagli investigatori come intermediario tra i narcotrafficanti stranieri e le organizzazioni criminali sul territorio nazionale. Tutto passava per il porto di Salerno come accertato dal Ros dei Carabinieri e la Guardia di Finanza dopo i sequestri effettuati negli scorsi mesi, tra questi 220 chilogrammi di cocaina provenienti dall’Ecuador nel marzo 2023. Si ipotizza anche il coinvolgimento di Antonio Malafronte di Boscoreale e dell’italo-americano Michele Annunziata nell’organizzazione dell’importazione della droga, con il supporto finanziario di Giuseppe Gargiulo. Franco Volpe, nche in questa occasione – avrebbe avuto un ruolo chiave nel coordinare le operazioni materiali.Infine, emerge che alcuni degli indagati avrebbero diretto anche attività criminali nell’area del Cilento, con furti perpetrati da un gruppo di individui provenienti dalla Puglia, guidati da Michele Campanale, e con presunto coinvolgimento di Franco Volpe nell’individuare gli obiettivi e fornire supporto logistico.