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Rischio Campi Flegrei, alle 17.00 iT-Alert sui cellulari in Campania. Al via due giorni di esercitazioni in zona rossa, Ciciliano: “Giusto testare”

Alle 17 i telefoni dei cittadini della Campania hanno squillato e visualizzato l’avviso del rischio “imminente di eruzione dei Campi Flegrei”. E’ il primo dei due giorni di esercitazione previsto nella nostra regione dalla Protezione Civile Nazionale. Il messaggio ha avvertito del passaggio dall’allerta arancione a rossa. Sono scattate le 72 ore previste per le prove di evacuazione dalla zona rossa dei Campi Flegrei, che comprende 7 comuni: Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Marano e Giugliano in Campania. Il messaggio iT-Alert ha fatto squillare i cellulari anche ai cittadini di alcune aree del Lazio per il cosiddetto fenomeno dell’overshooting.

Domani l’esercitazione continua, è la fase più importante e delicata, dalle 9 alle 13 verrà simulato il reale allontanamento assistito di un gruppo di persone preso a campione tra i 7 comuni della zona rossa. La partecipazione su base volontaria, prevede il raggiungimento di aree di ritrovo provviste di punti informativi e presidi sanitari, da cui partiranno mezzi messi a disposizione dalla Regione verso i territori gemellati. Le 4 “aree di attesa e incontro” del Comune di Napoli sono Bagnoli (viale della Liberazione), con trasferimento alla stazione Napoli Centrale; Chiaiano (via Leonardo Bianchi – parcheggio Monaldi) con trasferimento alla stazione Villa Literno; Fuorigrotta (in via Marino all’altezza della curva A dello stadio Maradona), con trasferimento alla stazione di Afragola, e infine Soccavo (piazza Giovanni XXIII) con trasferimento stazione di Napoli Centrale. 

È la prima volta che viene realizzato un test IT-Alert per lo scenario specifico dell’eruzione dei Campi Flegrei, da quando il sistema è stato introdotto il 13 febbraio 2024. Infatti quello per il collasso di grandi dighe che doveva tenersi in Emilia Romagna il 1 e 2 ottobre, è stato rinviato a data da definire a seguito dell’alluvione.

Il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano ha dichiarato: “Il sistema si sta testando tutto, dall’analisi dell’evento fisico fino all’accoglienza dei cittadini nelle regioni gemellate, attraverso un percorso che è concentrato in pochi giorni, ma che nella realtà potrebbe essere lungo anche settimane se non addirittura mesi. Ed è giusto che in questo test qualcosa non vada bene, così da poter migliorare il sistema di reazione, che è molto complesso”.

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