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Report Legambiente sulle ecomafie: la Campania +23% reati ambientali

Secondo il rapporto “Ecomafia 2024: Storie e numeri della criminalità ambientale in Italia” di Legambiente, l’influenza delle ecomafie in Campania sta aumentando e sta generando profitti considerevoli. Nel 2023, i reati ambientali nella regione sono saliti a 4.952, registrando un aumento del 23% rispetto al 2022, con una media di 13,5 reati al giorno. Questi dati confermano la leadership della Campania a livello nazionale. La provincia di Napoli si posiziona al primo posto con 1.494 reati, seguita da Avellino con 1.203 reati, che ha registrato un aumento del 72,9%. 

La Campania si conferma la regione con un aumento delle persone denunciate (4.643), delle persone arrestate (49) e dei sequestri effettuati (1.241). Diversi clan, imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi sono coinvolti in tutte le filiere analizzate da Legambiente, dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare.

Legambiente sottolinea l’importante lavoro svolto dalle forze dell’ordine, dalle Capitanerie di porto, dagli enti di controllo e dalla magistratura. Tuttavia, si sottolinea la necessità di risposte coerenti ed efficaci da parte delle autorità politiche e istituzionali. Il rapporto evidenzia anche l’applicazione della legge 68/2015 sui nuovi delitti nell’ambiente, che nel 2023 ha superato i 600 casi. Il delitto di inquinamento ambientale è stato il più contestato, con 111 casi. La Campania è ancora in testa nella classifica nazionale per il ciclo dei rifiuti, con 1.859 reati, corrispondenti al 20% del totale nazionale. A livello provinciale, Avellino supera Napoli con 763 reati, seguita da Roma (274) e Caserta (224). Vi è anche un’importante emergenza legata alle buste illegali, con 100 chilogrammi di buste illegali rintracciate ogni tre giorni solo a Napoli, per un totale di 120 quintali nell’ultimo anno. 

La Campania rimane in cima alla classifica nazionale per il cemento illegale, con quasi il 15% dei reati a livello nazionale. Inoltre, la regione registra il maggior numero di persone denunciate (oltre 2.000) e di sequestri effettuati (370). Napoli, Avellino e Salerno guidano la classifica provinciale per il cemento illegale. La provincia di Napoli registra 452 reati, con 497 persone denunciate e 223 sequestri, mentre ad Avellino si contano 349 reati, 263 persone denunciate e 32 sequestri. Salerno segue con 296 reati, 458 persone denunciate e 82 sequestri. 

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