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Report 2022 Terra dei Fuochi: riduzione dell’80% dei roghi rispetto agli anni precedenti

Dallo spazio web di cittadinanza attiva si parla di roghi che bruciano h 24 nei campi rom disseminati tra le province di Napoli e Caserta. Basta fare un giro a qualsiasi ora del giorno e della notte per trovare le fiamme dentro le quali qualcuno ha bruciato tutto quello che di più tossico c’è in giro.

Dai materiali pericolosi, il cui smaltimento costa troppo, fino si rifiuto speciali che dissipandosi nell’aria vengono respirati diventando  killer silenti. Eppure si rileva un calo dell’80% rispetto al triennio 2019-2021 il Report annuale 2022 dell’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania. Una figura extra ordinaria, nominata dal Ministro dell’Interno con proprio decreto per tenere sotto controllo il martoriato territorio dei roghi.

Sono stati 1.049 i roghi registrati nel 2022 nella “Terra dei fuochi”, l’area tra le province di Napoli e di Caserta, martoriata dai roghi. Gli eventi registrati sono 873 in provincia di Napoli e 176 nel Casertano con un sensibile calo rispetto al 2021 quando gli incendi sono stati 1.406 e 2.041 nel 2020. Fino all’istituzione della figura dell’Incaricato, il numero di roghi di rifiuti superava i 4.000 l’anno, e dal 2013 in poi si è andato stabilizzando intorno ai 2.000 annui.

Per il Report 2022 è stato significativo l’ingente sforzo fatto dal Contingente Terra dei fuochi dell’Esercito Italiano, dalle forze di polizia e da molte polizie locali. Continuano, invece, sempre secondo il Report 2022, gli abbandoni di rifiuti sul territorio, in discariche o ai margini delle strade. Anzi, si parla più precisamente di “fuoriuscita” dei rifiuti dai circuiti legali. Ciò si deve anche alla carenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti.

Resta anche il problema della presenza di attività imprenditoriali (commerciali, manifatturiere ed agricole) che lavorano “al nero” o che comunque trovano preferibile conferire i propri rifiuti di lavorazione attraverso i più economici circuiti illegali. Dati alla mano la situazione dovrebbe registrare un leggero miglioramento, troppo esiguo per una Campania continua a vivere una situazione emergenziale sul piano dell’inquinamento ambientale e delle morti causate dai tumori.

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