Regionali: le reazioni dei partiti dopo il parere della Consulta
Il giorno dopo la decisione della corte costituzionale che ha bocciato la richiesta del consiglio regionale della Campania, ritenendo incostituzionale il terzo mandato, è il giorno della consapevolezza e della scelta. Un’epoca è finita, quella di Vincenzo De Luca, protagonista indiscusso degli ultimi dieci anni di una regione, che tra luci e ombre, è sicuramente cambiata sia nella sostanza sia nella percezione che lo sceriffo di Salerno ha voluto imprimere, in particolare durante il suo secondo mandato.
E’ un patrimonio importante quello di De Luca capace di fare sintesi in un arco politico che va dal centrosinistra al centrodestra, fautore di un civismo imprenditoriale che ha reso, ad esempio, una realtà come Campania Libera, quasi al pari di un partito presentatosi in alcuni appuntamenti politici amministrativi.Le reazioni sono state immediate da parte degli attori politici, alcune timide, soprattutto tra i fedelissimi di De Luca, dove è forte la polarizzazione che il governatore è riuscito a creare, altre dirette soprattutto tra le forze del centro destra.
Un unico filo conduttore nei commenti, sia dei referenti nazionali che regionali dell’opposizione: la Corte Costituzionale ha ricordato con chiarezza a Vincenzo De Luca di essere un presidente di Regione e non un viceré e che la democrazia ha le sue regole.
Su questo De Luca, ha ripreso quanto già profetizzato: “la legge non è uguale per tutti” e non è un caso infatti che anche Luca Zaia, anche lui tagliato fuori dalla prossima corsa alla regione Veneto, ha dichiarato quanto in Italia «Siamo di fronte a un sistema che presenta evidenti contraddizioni e disparità». Intanto, tra le reazioni, è già partita la campagna elettorale per la sfida del prossimo autunno.
Stessa linea per Sergio Rastrelli, di Fratelli D’Italia, partito al quale dovrebbe spettare la leadership della coalizione che si presenterà alle elezioni. Forza Italia parla della fine di una lunga stagione di basso potere e di asservimento clientelare ma al contempo strizza l’occhio al civismo Deluchiano. Silenzio, almeno per il momento dai consiglieri regionali Dem, rompe gli indugi solo il sindaco di Napoli Manfredi lanciando una coalizione ampia.
Dai 5 stelle, ai quali, sembrerebbe spettare la decisione del nome per guidare le forze del centro sinistra, una posizione di coerenza.