Regionali, De Luca sul Terzo Mandato: “Nessuna concentrazione di potere”
Il Terzo mandato divide, il tempo stringe, nessuno fa la prima mossa nello scacchiere per la scelta del candidato alla Presidenza. De Luca nelle ultime ore ha tuonato: “Dicono che c’è una concentrazione di potere. Che significa? È un’idea totalmente idiota. Qui il potere monocratico non ce l’ha più neanche il Papa. L’unico potere monocratico, forse, è quello del presidente della Repubblica, ma nessuno parla di concentrazione di potere”. Poi aggiunge:
“C’è una cosa che mi indigna – dice – togliere la parola ai cittadini”. L’ex sindaco di Salerno non ci sta a fare un passo indietro, e nel centrosinistra non si placano fibrillazioni e incertezze.
Tensioni anche nel centrodestra sulla scelta del candidato governatore: Forza Italia ormai da settimane chiede che sia un esponente della società civile, come ribadito anche da Antonio Tajani mentre il partito della Premier Meloni punta su un politico, le dichiarazioni del Presidente del Senato Ignazio La Russa a darne la conferma.
Il Carroccio invece vuole un nome politico come il parlamentare e numero uno regionale Gianpiero Zinzi. Continua il braccio di ferro tra i partiti che compongono a livello nazionale la coalizione di Governo. Nodi da sciogliere nelle prossime settimane quando i leader nazionali del centrodestra dovranno sedersi al tavolo. Tutto al netto dell’ipotesi, ancora in piedi, di uno slittamento per modificare le norme e dare il via libera al terzo mandato.
“Credo che in Campania si deve puntare su una scelta civica”, aveva spiegato il vicepremier Antonio Tajani. “Bisogna aggregare – puntualizza il vicepremier – e non sempre gli uomini di partito riescono a farlo. A me interessa vincere, non mettere una bandierina”. Poi la puntualizzazione di Fratelli d’Italia con Ignazio La Russa non si fa attendere: “Credo che bisogna sempre puntare sul candidato che, oltre ad avere la giusta competenza, possa essere quello con più chance di vincere”.
Ovviamente Fdi rimarca non solo il profilo politico, da dove non si è mai discostato, ma fa capire come per la Campania il nome più accreditato rimane quello del vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli.