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Regali di Natale tra riciclo e cambi

Con l’avvicinarsi del Natale, la frenesia dei regali si intensifica. Ogni anno, milioni di persone si affannano a trovare il dono perfetto per amici e familiari. Tuttavia, dietro il luccichio dei pacchetti colorati si cela una realtà meno scintillante: il fenomeno del cambio e del riciclo dei regali, un’abitudine ormai sempre più diffusa. 

Secondo recenti sondaggi, oltre il 30% delle persone ammette di aver cambiato almeno un regalo ricevuto. Le ragioni? Dalla semplice dissonanza tra il dono e i gusti del destinatario, alla frustrazione per la qualità scadente del prodotto.  Aumenta però notevolmente la percentuale di chi ha deciso di rivenderlo (15%) rispetto a solo 5 anni fa (7% nel 2019), per un guadagno potenziale di circa €50. A confermarlo le ricerche di Ipsos per eBay, Subito e Wallapop che parlano , al di là delle percentuali e minime differenze nelle risposte, di una tendenza consolidata, in particolare tra i giovani. «Il regifting è un fenomeno che riscontriamo sulla piattaforma da molti anni. È diventata una pratica sempre più accettata e diffusa, soprattutto tra le generazioni più giovani perché incoraggia la circolarità e l’economia responsabile. C’è ancora l’arte del reselling che consente non solo di sbarazzarsi di regali indesiderati, ma anche avvantaggiare il portafogli e fare una scelta gentile nei confronti del pianeta, allungando la vita di un bene e potenzialmente evitando la produzione del corrispettivo nuovo. 

Insomma pratiche che  sta prendendo sempre più piede anche in Italia, come emerso dall’Osservatorio Second Hand Economy 2023 di BVA Doxa per Subito secondo cui il 27% degli italiani ha fatto acquisti second hand destinati a regali e di questi quasi la metà (46%) l’ha fatto proprio in occasione delle festività natalizie. Inoltre, è il 37% dei rispondenti ad avere dichiarato di aver rimesso in circolo i regali poco apprezzati, grazie alla second hand.

In Campania  la tradizione del regalo di Natale si tinge di sfumature uniche, dove il valore del dono va oltre l’oggetto stesso. Qui, il vox populi parla chiaro: il comune sentire parla di frasi  “È il pensiero che conta” o “Mi fa piacere che tu abbia pensato a me”.Un atteggiamento che riflette una cultura pronta a  valorizza le relazioni umane e la connessione emotiva, piuttosto che il mero valore materiale del dono.

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