Problema sicurezza a Napoli e Caivano, summit in Prefettura
Sul cartello campeggia la scritta Caivano, città di pace. Contraddizione beffarda per una città che sulla parola pace ha steso un velo pietoso, che forse in realtà di pace non ne ha mai percepito il vero significato. Dopo la visita dello stato tra i casermoni palcoscenico dell’empietà umana, si alza l’asticella, si cerca di passare dalle parole ai fatti, andando per gradi cercando di mettere i bastoni tra le ruote ai demoni e tiranni del territorio, puntando a dare qualche risposta. In primis partendo dall’ intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine. 48 ore tre arresti, per spaccio di sostanze stupefacenti, con sequestri di crack,, cocaina, hashish. Sempre un danno, uno stop per la malavita che sulla droga ci guadagna, campa macinando i suoi interessi beceri.
Seconda operazione che si spera possa iniziare a cambiare qualcosa è il censimento di tutti gli alloggi popolari del Parco Verde occupati abusivamente, solo per volere dei clan. Un censimento ed un successivo sgombero. Un piano di intervieni sul tavolo della prefettura di Napoli impegnata anche a badare alla sicurezza della città napoletana dopo il grave omicidio del musicista Giovanbattisfa Cutolo ucciso barbaramente all’alba del 31 agosto dopo una lite in piazza Municipio. Questa mattina il sindaco della città Gaetano Manfredi ai microfoni di Kiss Kiss Italia, intevistato da Ida De Martino, ha fatto sapere di aver chiesto al Ministro Piantedosi risorse aggiuntive, da un numero più elevato di agenti alla rimessa in serizio di tutte le telecamere di videosorveglianza presenti in città.