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Presentato il rendiconto sociale Inps, strumento importante per analizzare le sfide del territorio

Sono dati controversi quelli che provengono dal rendiconto sociale Inps che stamattina si è tenuto stamattina alla prefettura di Napoli. 
Le entrate contributive sia nel capoluogo che in Campania nel 2023 sono cresciute del 9%. Sul versante socio-demografico invece si registra un calo della popolazione residente, conseguenziale alla progressiva diminuzione delle nascite. 

In un panorama di crescita regionale che si attesta superiore rispetto agli anni passati, la nota dolente resta ancora il dato occupazionale che nella fascia di età compresa tra i 15 e 64 anni è stato pari al 44,4%, confermando un distanza di ben 17 punti rispetto alla media nazionale che si attesta al 61,5%. 

Il tasso di inattività è calato dal 47,4 al 45,9%,.
Il  ricorso  alla  Cassa  Integrazione  ha  continuato  a  ridursi  (dai  12  milioni  di  ore  utilizzate  per  71mila beneficiari del 2022 ai 10 milioni di ore per 60mila beneficiari del 2023), mentre è aumentato il ricorso alla NASpI (177mila  domanda  accolte nel 2021,  214mila nel 2022,  227mila nel  2023),  proprio  a  causa dell’incremento dei rapporti di lavoro a termine, nonché del sensibile incremento dei lavoratori stagionali nel settore del turismo.

Nell’ importante appuntamento, che attraverso l’analisi dei dati traccia le linee guida per poter analizzare il panorama sociale e demografico, si è parlato anche della difficile condizione che vive la regione riguardo alle tematiche della povertà e del lavoro con un attenzione particolare alla questione legata ai migranti. 

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