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Portici: folla commossa ai funerali di Federico Salvatore

AMICI E COLLEGHI QUESTA MATTINA SI SONO STRETTI INTORNO AL DOLORE DELLA FAMIGLIA DI FEDERICO SALVATORE. I FUNERALI NELLA BASILICA DI SAN CIRO A PORTICI. L’ARTISTA STAVA PORTANDO AVANTI UN PERCORSO DI RIABILITAZIONE DOPO L’EMORRAGIA CEREBRALE MA UN PEGGIORAMENTO IMPROVVISO LO HA STRAPPATO ALL’AFFETTO DEI SUOI CARI ALL’ETA’ DI 63 ANNI

Familiari, amici e cittadini si SONO RIUNITI QUESTA MATTINA Presso la Basilica di San Ciro a Portici per partecipare alla cerimonia funebre e dare, così, l’ultimo saluto A FEDERICO SALVATORE. IL CELEBRA CANTAUTORE DI AZZ E’ MORTO IERI PER UN PEGGIORAMENTO IMPROVVISO

Pura genialità, artista di eccellente fattura, divertente ma allo stesso tempo dissacrante, pungente, in grado di rivoltare, seguendo lo spartito musicale semplice e immediato, gli stereotipi in cui spesso vive l’uman genere eternamente in lotta con quella dicotomia tra bene e male, nord e sud, il sacro e profano. Federico Salvatore era tutto questo ma anche molto altro, un pezzo di Napoli, un artista di quelli che ti resta nel cuore come dimostra la fiumana di gente che questa mattina ha voluto presenziare al suo funerale, nella Basilica di San Ciro a Portici. Amici, colleghi, la gente comune, si è stretta al dolore della famiglia che dal giorno dell’ emorragia cerebrale 13 ottobre del 2021, non aveva mai smesso di sperare in una ripresa dell’artista. Nonostante l’intervento e lungo percorso di riabilitazione Federico stava recuperando aveva anche iniziato a lavorare al suo nuovo album. Poi un peggioramento improvviso come ha spiegato ieri la moglie di Federico, Flavia D’alessio attraverso un post social. Un peggioramento improvviso che lo ha portato via in un’ora, senza dare nemmeno ai familiari l’opportunità di un ultimo saluto. la pura genialità artistica di Federico diventò un fenomeno negli anni ’90 quando pubblicò il suo album Azz. Un tripudio di ironia musical che passsava di bocca in bocca, dai bambini agli anziani, con ben 700mila copie vendute. Nel 1994 divenne ospite di de Maurizio Costanzo Show in un crescendo di popolarità che nel 1996 lo portò anche sul palco dell’ariston con il brano Sulla porta in cui con la solita maestria e delicatezza raccontata il dramma di chi vive nella diversità e sbatte contro il diniego della stessa madre, dopo aver avuto finalmente il coraggio di fare coming out. Durante la pandemia cercò di strappare qualche momento di allegria ai tempi lunghi della quarantena, postando dei video social in cui chitarra alla mano, dedicava al covid i l’ironia dei suoi versi, senza perdere mai quel suo grande guizzo di creatività.

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