Cronaca

Portici – Archeologia “rubata”: reperti in casa scoperti dalla Gdf

Ancora reperti archeologici detenuti illegalmente; ancora opere d’arte e testimonianze di storia nascoste in civili abitazioni, per alimentare quel commercio clandestino di arte rubata. un vero e proprio museo domestico è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Napoli.

In un appartamento situato nel centro di Portici, sono stati scoperti oggetti di interesse archeologico ed artistico, risalente al IV, VI e VII secolo A.C. e al periodo medievale. 23 opere in ceramica italiota, ceramica ad impasto buccheroide e vetro soffiato; reperti di pregevole fattura costituiti da ampolle, brocche, piatti ed anfore raffiguranti tipiche scene di vita quotidiana dell’Italia meridionale. Secondo una prima stima, ogni pezzo, immesso sul mercato clandestino, avrebbe fruttato guadagni per 5000 mila euro.

Attualmente, le indagini, condotte con l’intervento di personale della Soprintendenza archeologica di Napoli-Pompei, mirano a stabilire se si tratti di oggetti trafugati da musei, scavi archeologici o comunque provenienti dal mercato nero delle opere d’arte, intanto il proprietario dell’appartamento, non è stato in grado di giustificarne il possesso, ed è stato denunciato.

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