Pompei – Scavi: dipendenti in assemblea, turisti fuori in attesa
Dipendenti in sciopero e Scavi chiusi, e per 500 turisti si è consumata una mattinata di attesa sotto il sole cocente, per poter entrare e visitare l’importante sito archeologico.
La chiusura ha interessato tutti siti vesuviani di Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia e Boscoreale, per un’assemblea sindacale indetta da Cgil, Cisl e Uil che si è conclusa solo alle 11. Il disagio ha interessato turisti non appartenenti a gruppi autorizzati, mentre i crocieristi e le guide con diverse persone, hanno preferito tenere lontano il grosso dei turisti dai siti, evitando di ammassare davanti ai cancelli chiusi, migliaia di persone. Ma l’agitazione del personale ha interessato anche diverse regioni italiane ed è stata generata dalla richiesta di una tutela contrattuale e professionale per i lavoratori e sopratutto per avere certezze sui programmi governativi di rilancio per il settore. Un messaggio chiaro rivolto al ministro Bray, quello di eliminare gli sprechi e gli appalti selvaggi, mettendo ordine nei vari livelli istituzionali per investire nelle professionalità che salvaguardano e rendono vivo il grande patrimonio culturale italiano.
Ma gli scioperi hanno generato la protesta della Commissione Unesco Italia presieduta da Giovanni Puglisi.
I disagi ai visitatori causati dalle giuste assemblee sindacali “sono un danno per il Paese. E’ un problema serio e mi appello al senso di responsabilità di tutti, ma non cero al senso di responsabilità dei turisti che sono quelli che poi vengono in Italia, chiedendo un servizio e trovano invece le porte chiuse. Abbiamo messo Pompei tra i patrimoni dell’Umanità e l’umanità ne deve poter fruire”.
Puglisi si è rivolto anche ai sindacati stimolandoli a ritrovare forme diverse di protesta e di collaborazione. Il problema della fruizione dei beni culturali, ribadisce Puglisi, “è un problema del paese. Se tutti decidessimo di collaborare saremmo meno complici della destabilizzazione dell’immagine dell’Italia”.
Anche il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio ha voluto definire la sua posizione: “sul sito di Pompei deve essere avviata una definitiva iniziativa che porti in tempi brevissimi alla rinascita del sito e conseguentemente della nostra regione”.