Pompei: premiato il parco archeologico, 23 milioni di euro dal MIC
La storia, pur con la sua testimonianza imponente, non è qualcosa che può essere abbandonata a se stessa ma prevede una cura, una salvaguardia della sua bellezza e del suo lascito che non dovrebbero mai essere scontate. Pompei, pare assurdo anche dirlo, sta ottenendo la sua rivincita. Se si pensa che uno dei siti più maestosi e unici al mondo fino a qualche anno fa subiva l’incuria e l’indifferenza istituzionale manifestatasi attraverso i ripetuti crolli e il costante stato di emergenza, si apprezza ulteriormente come la sua rinascita, oggi la portino ad aver raggiunto il record assoluto di 4 milioni di visitatori all’anno. Questo lavoro, tangibile e centrale nello sviluppo dell’intera area geografica interessata non poteva sfuggire all’istanza presentata dall’ente parco al Ministero della Cultura. E infatti, è di poche ore la notizia che premia Pompei ammessa ad un finanziamento di 23 milioni provenienti dal Piano Nazionale Cultura, che persegue le finalità della Politica di Coesione Europea e Nazionale 2021-2027.
Il Parco Archeologico di Pompei, dopo un lavoro istruttorio dei funzionari tecnici, aveva presentato una serie di proposte per le due linee di azione: una riguardante l’efficientamento energetico e alla riduzione dei rischi legati ad eventi naturali catastrofici e l’altra inerente la Realizzazione di interventi di prevenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico dei luoghi della cultura”. Le risorse saranno destinate alla realizzazione di nuovi depositi, uffici per il personale e magazzino archeologico presso Porta Nola all’interno degli Scavi, ci saranno poi interventi di manutenzione ed efficientamento energetico del Laboratorio di Scienze applicate. Un’importante lavoro di riqualificazione riguarderà la Galleria Ferdinando Fuga, con annesse aree esterne e parcheggio e i lavori di restauro e valorizzazione del compendio demaniale denominato Spolettificio dell’Esercito ovvero l’ex Real Fabbrica d’Armi e del sito archeologico di Oplontis a Torre Annunziata.