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Pompei, dal 15 novembre il parco archeologico avrà un limite di 20mila ingressi al giorno

Il Parco Archeologico di Pompei è il sito più visitato in Italia, tra i primi al mondo per presenze. Secondo i dati del ministero della Cultura l’anno scorso Pompei ha avuto più di 4 milioni di visitatori, in crescita del 33,6% rispetto all’anno precedente, con una media giornaliera di circa 11.200 persone. Punte di oltre 36mila visitatori si sono registrate in occasione delle prime domeniche del mese ad ingresso gratuito. 

A Partire dal 15 novembre, i biglietti d’ingresso al Sito Archeologico saranno personalizzati e includeranno i nomi dei visitatori. Sarà, inoltre, introdotto un limite giornaliero di 20mila ingressi, con fasce orarie specifiche durante il periodo estivo. In particolare dal 1 aprile al 31 ottobre: dalle 9 alle 12 non si dovranno superare i 15mila accessi. Dalle 12 alle 17:30 non si potrà superare i 5mila ingressi. I biglietti potranno essere acquistati sia alle biglietterie del Parco che online. Il tagliando nominativo sarà attivo per tutte le tipologie di ingresso. 

“Stiamo sviluppando una serie di progetti per ridurre la pressione sul sito, che rappresenta un rischio sia per i visitatori, ad esempio in caso di terremoto, sia per il nostro patrimonio, così unico e fragile” ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco. 

“In particolare, continua il direttore, vogliamo ampliare le aree visitabili nella città antica e promuovere altri siti del territorio, come Boscoreale, Torre Annunziata, Villa dei Misteri, Civita Giuliana e Stabia. Puntiamo a un turismo lento, sostenibile e diffuso, valorizzando le ricchezze culturali che circondano il sito UNESCO. Le nuove misure per gestire flussi e sicurezza, oltre alla personalizzazione delle visite, rientrano in questa strategia. L’esperienza dimostra che la qualità è fondamentale per una crescita sostenibile, aggiunge Zuchtriegel. Vogliamo supportare il territorio e gli operatori del settore, che stanno affrontando un contesto profondamente cambiato dalla pandemia. In questa fase iniziale, monitoreremo attentamente la situazione e continueremo a dialogare con tutti gli stakeholder per eventuali aggiustamenti”.

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