Pomigliano D’Arco: spari dopo una lite ferita una 77 enne da un proiettile vagante
Si spara in provincia, e basta veramente pochissimo, qualche parola e tra i due litiganti la pistola si impone e il terzo non gode. Perché capita sempre più spesso che il terzo è qualcuno completamente estraneo ma che ha la peggio per diatribe armate altrui. In via Campana a Pomigliano d’Arco alcune signore intente a chiacchierare per strada si sono ritrovate ad assistere ad un litigio tra due persone culminato in una sparatoria. Un proiettile, rimbalzato sull’asfalto, ha ferito una delle donne ferme sul marciapiede, una 77enne, che è stata colpita di striscio a una gamba, dal frammenti di ogiva. Immediata la richiesta di soccorsi e l’intervento del 118 sul posto dove i sanitari hanno medicato l’anziana donna mentre i carabinieri hanno trovato e sequestrato una pistola calibro 38 con matricola abrasa lasciata a terra, probabilmente dai due litiganti con il grilletto facile.
pistola sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare l’eventuale utilizzo in altri episodi criminali. E’ sempre notte e ad Acerra l’intervento del 112 viene richiesto in via Torino dove risulta colpito da colpo di pistola un ragazzo di 24 anni incensurato, colpito al piede da un proiettile, finito in ospedale e non in pericolo di vita. Episodi dunque finiti bene, perché beccarsi un proiettile vagante e non morire equivale oggi ad una grazia ricevuta, come se una ferita che comporta comunque i suoi problemi e fastidi fosse quasi una manna dal cielo piuttosto che una disgrazia. CIttà poco sicure la percezione di una realtà che fa paura e che chiede interventi adeguati, un tessuto urbano quello della provincia grande e abbandonato, come riporta quasi quotidianamente la cronaca