Pomigliano d’Arco – Omicidio Di Marzo: Il Gip conferma i domiciliari per La Gatta

È stato un gesto sproporzionato rispetto alla reale situazione: La Gatta ha sparato con l’intenzione di uccidere». È quanto contiene l’ordinanza di custodia cautelare emanata dal Gip del tribunale di Nola, Daniela Critelli, durante l’udienza di convalida del fermo dell’imprenditore Vincenzo La Gatta, l’industriale accusato dal pm Bifulco e dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal capitano Tommaso Angelone, di avere sparato con una pistola a bruciapelo Giuseppe Di Marzo, il pregiudicato di 35enne ucciso nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre a Pomigliano d’Arco.
L’uomo, infatti, era stato arrestato dai carabinieri, subito dopo il delitto avvenuto in via Pratola, il quale aveva sostenuto che il colpo era stato esploso accidentalmente nel corso di una colluttazione con il pregiudicato. Versione che però non ha convinto i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che, dopo aver ascoltato numerosi testimoni avevano disposto il fermo del 47enne, attualmente agli arresti domiciliari.
In base alle testimonianze raccolte, Di Marzo è entrato in un resort in via Pratola a Pomigliano d’Arco, dove avrebbe cominciato a infastidire i clienti. Dopo essere stato allontanato dai dipendenti della struttura, il pregiudicato si è imbattuto nel titolare del locale, che stava sopraggiungendo in compagnia dell’amico imprenditore. Il proprietario del resort avrebbe affrontato Di Marzo, e durante la lite La Gatta si sarebbe frapposto fra i due brandendo la pistola che aveva con sé, regolarmente detenuta, esplodendo un colpo che ha centrato alla tempia Di Marzo, uccidendolo sul colpo.
Stamattina, intanto, si sono svolti i funerali della vittima, per la quale familiari ed amici chiedono sia fatta giustizia.