Pomigliano d’Arco – Braccio di ferro Stellantis Governo: questa mattina presidio dei lavoratori
Ricatto è la parola che corre di bocca in bocca, di giornale in giornale dopo le dichiarazioni dell’Ad di Stellantis Carlos Tavares. Ricatto, e al contempo paura per i dipendenti, sul rischio di possibili tagli di personale nel sito produttivo napoletano, ma anche in quello di Mirafiori a Torino.
Tavares strategicamente, attraverso un intervista a Bloomberg, dice in soldoni che se non si danno sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in Italia. Agitazione e sconcerto tra i dipendenti della sede di Pomigliano d’Arco, con levata immediata di scudi dei sindacati.
C’è subito da correre ai ripari, per i sindacati, anche in virtù del fatto che nello stabilimento di Pomigliano, oggi con all’attivo 4500 dipendenti, l’anno 2023 registra un incremento del 30%. Una crescita determinata dalla produzione del Suv Alfa Romeo Tonale e il Suv Dodge Hornet. Nicola Ricci, segretario regionale della Cgil, accusa Stellantis di “voler colpire due volte la Campania”, dove oltre alla fabbrica ‘Giambattista Vico’ sono installate anche aziende dell’indotto della componentistica. Si aspetta adesso la replica del governo. Il ministro Urso nella tarda serata di ieri aveva replicato “Se Stellantis vuole una partecipazione attiva dello Stato italiano nel suo capitale sociale, possiamo discuterne e ragionarne”. L’amministrazione comunale, nel rivendicare “il diritto ad essere presente in ogni incontro istituzionale dove si discuterà delle prospettive dello stabilimento Stellantis di Pomigliano” e dell’indotto automobilistico del territorio, ha sottolineato anche che la situazione “non impatta solamente sui lavoratori direttamente coinvolti, ma ha un effetto dominante sull’ecosistema delle piccole e medie imprese locali”. Il comune è pronto dunque a cooperare con i sindacati metalmeccanici per contribuire attivamente e assicurare che le decisioni prese siano sostenibili, equilibrate e tutelino l’occupazione e la prosperità economica di Pomigliano