Poggiomarino: voto di scambio arrestato sindaco Falanga e altre due persone
L’ex boss pentito Rosario Giugliano ha svelato un presunto accordo tra la camorra e la politica a Poggiomarino, coinvolgendo direttamente il sindaco Maurizio Falanga e il vicesindaco Luigi Belcuore.
L’ex boss pentito Rosario Giugliano ha svelato un presunto accordo tra la camorra e la politica a Poggiomarino, coinvolgendo direttamente il sindaco Maurizio Falanga e il vicesindaco Luigi Belcuore.
Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, le elezioni comunali del 2020 a Poggiomarino sarebbero state “manovrate al 100%” grazie al suo intervento. Giugliano, oggi 63 enne e uno dei killer del boss Galasso, ha ammesso di aver avuto un ruolo attivo nella campagna elettorale, sostenendo determinati candidati e assicurandosi il loro appoggio. In cambio, avrebbe ottenuto “diversi piaceri e anche appalti”. Finiscono cosi in manette questa mattina con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga, eletto con il centrodestra nel 2020, e il vicesindaco Luigi Belcuore e Franco Carillo.
L’ex boss, inserito nel registro degli indagati ha puntato il dito direttamente contro il sindaco Falanga, affermando di averlo individuato come candidato ideale e di averlo sostenuto attivamente durante la campagna elettorale. Giugliano ha descritto nel dettaglio come avrebbe influenzato le scelte elettorali dei cittadini, sfruttando la sua posizione e le sue relazioni.
“Una volta individuato il candidato sindaco della coalizione, nella figura di Maurizio Falanga, ed essendomi garantito l’appoggio di Carillo, spiega, quale rappresentante dei moderati e di Luigi Belcuore quale esponente di Fratelli d’Italia, di fatto avevo il controllo della coalizione di centrodestra e quindi della possibile amministrazione comunale”, ha dichiarato Giugliano durante un interrogatorio.
Il pentito ha inoltre rivelato di aver avuto incontri diretti con Falanga e di aver discusso con lui di importanti progetti per il comune, come il Piano degli insediamenti produttivi e la riqualificazione del cimitero.
“Gli illustrati le mie idee… lui fu subito d’accordo con me”, ha affermato Giugliano, sottolineando la facilità con cui avrebbe trovato un accordo con il futuro sindaco.
Grazie a queste rivelazioni, la Procura di Napoli ha avviato un’indagine che ha portato all’arresto di Falanga, Belcuore e di un terzo individuo coinvolto nel presunto patto con la camorra.
Le accuse mosse dal pentito sono state respinte con forza dall’amministrazione comunale, che ha definito le dichiarazioni “infamanti”. Tuttavia, le intercettazioni e le testimonianze raccolte dagli inquirenti sembrano confermare le parole di Giugliano, delineando un quadro allarmante di collusioni tra politica e criminalità organizzata a Poggiomarino.
L’inchiesta è ancora in corso e le indagini proseguono per fare piena luce su questa grave vicenda.