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Piantedosi: “Misure severe” per gli scontri prima del derby Paganese-Casertana

Le fiamme che si alzano alte al cielo sono l’immagine di una delle tante domeniche che sporcano il significato della parola sport, in particolare modo lo sport legato al mondo del calcio che sempre più spesso si ritrova a cadenzare le fasi di uno scempio piuttosto che di una partita. La violenza che disonora il calcio e il tifo appassionato, sano. La tele cronaca della partita di serie D Paganese Casertana è lontana da fasi di gioco, tabellini e distinte, perché ieri a prendere i riflettori facendo il giro d’Italia sono state le immagini di un agguato in piena regola, prima ancora del fischio d’inizio.

Scontri non lontano dallo stadio “Marcello Torre” tra gli ultras di casa e ospiti. Mazze, tifosi incappucciati, lancio di petardi contro il pullman proveniente da Caserta, le fasi concitate dell’ennesima guerriglia urbana dopo solo due settimane dagli scontri tra le tifoserie di Napoli e ROmas sull’autostrada A1.  Tre i feriti, ma poteva essere una strage raccontano alcuni supporter della casertana se le forze dell’ordine non avessero provveduto subito a fa scendere dal pullman le 50 persone dopo che la parte posteriore del mezzo è stata data alle fiamme distruggendolo completamente. tre feriti, tra cui un carabiniere e danneggiando, la parte esterna di una palazzina con famiglie stipate in casa per la paura e la coltre nera di fumo irrespirabile provocata dall’incendio. Indignato il ministro dell’interno Piantedosi che parla di misure durissime da adottare per questi episodi, misure forse anche più severe del divieto di trasferta che in queste ore saranno valutare insieme al capo della polizia e al altri organismi del Viminale. Un’altra pagina di calcio malato, ridotto in fin di vita dal tifo violento e incontrollato, privo dei suoi valori più belli, del quale resta solo una carcassa.  

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