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Partire dalle biblioteche sociali, per rispondere alla criminalità organizzata. Tavola rotonda a Forcella

Un spazio per resistere con sedie, tavoli, e dei libri, dal fantasy ai romanzi, dal racconto a quelli comici. Dove si accumulano pagine e titoli si respira sempre libertà. Dove c’è una libreria c’è la possibilità che si apra un mondo nuovo.
Ed è da oltre 10 anni, che nel cuore del centro storico di Napoli, la Biblioteca Annalisa Durante emana un messaggio di speranza e possibilità, di evasione e formazione, proprio in un luogo dove insiste la criminalità organizzata.

Si rende necessaria quindi la presenza dello Stato, non solo nei processi di controllo e sicurezza ma anche per supportare fattivamente le attività di quei presidi culturali che sono le biblioteche sociali, garantendone la stabilità, affinché come gocce in un mare magnum possano continuare a solcare un percorso alternativo a quello che nell’immediatezza può offrire, nella fattispecie, un quartiere come Forcella.

Per un tema così importante si sono riuniti, presso la Biblioteca Annalisa Durante, esponenti delle istituzioni e delle associazioni di settore, in particolar modo quel tessuto culturale e sociale da sempre impegnato nel contrasto alla criminalità. La tavola rotonda, promossa dall’associazione Annalisa Durante in collaborazione con Comune di Napoli, Fondazione Polis della Regione Campania, Associazione Libera ed AIB – Associazione Italiana Biblioteche, ha avuto l’obiettivo di fare il punto della situazione sulla possibilità di stabilizzare l’importante realtà del quartiere che è nacque come risposta alla tragica vicenda di vent’anni fa. Presente anche Don Luigi Ciotti.

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