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Operaio morto a Caserta, oggi 4 ore di sciopero indetto dai sindacati

La faccia da bravo ragazzo con i suoi 25 anni in tasca accanto ad un contratto forse tanto atteso che però è diventato il viatico per la sua morte. Giuseppe Borrelli è la la 23esima dall’inizio dell’anno in Campania, un altro nome di quell’elenco troppo lungo di operai deceduti sul lavoro. Rabbia e sconcerto tra i suoi colleghi in sciopero questa mattina per 4 ore, un fermo indetto dai confederali di categoria Fim, Fiom e Uilm in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Caserta. Inaccettabile, scrivono in una nota,  la frequenza con cui si ripetono le morti sul lavoro, specie in Campania una delle principali regioni in cui si verificano incidenti mortali». 

Giuseppe è morto ieri poco dopo le 19, i suoi colleghi lo hanno trovato riverso a terra, con profondi tagli sul dorso. L’incidente nello stabilimento casertano dell’azienda «Laminazione sottile», che produce laminati in alluminio. Azienda nella quale Giuseppe era approdato solo un mese fa. A nulla è servito l’arrivo dei soccorsi. Ad indagare i poliziotti del commissariato di Maddaloni insieme al personale dell’Asl di Caserta. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. 

“Bisogna mettere in campo ogni iniziativa, secondo il segretario segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci affinché il Governo cambi rotta ed estenda la normativa che in termini di sicurezza regola il settore pubblico anche a quello privato, assegni identiche responsabilità e stessi diritti a tutta la filiera del lavoro e nello specifico in un’azienda metalmeccanica. Morire a 25 anni lavorando in condizioni di poca formazione, tempi stretti e abbattimento del costo del lavoro, ha concluso Ricci, è inammissibile».

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