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Omicidio Vassallo: presentati i risultati della relazione della Commissione Antimafia

L’omicidio di Angelo vassallo avvenuto 12 anni fa che sconvolse un’intera comunità, l’opinione pubblica e che in tutti questi anni resta ancora senza imputati e imbrigliato in una serie di depistaggi, favoreggiamenti e false testimonianze.

Una vicenda torbida come si legge nel rapporto Commissione Antimafia nel rapporto finale sul caso del sindaco pescatore. i risultati sull’indagine condotta dalla commissione antimafia sono stati presentati nell’ambito di una conferenza stampa alla camera dei deputati  che ha visto la presenza anche di Giuseppe conte presidente del Movimento 5 stelle. 

“Angelo Vassallo, ha detto Conte, Ha incrociato il malaffare ed ha cercato di contrastarlo. È rimasto isolato, senza il sostegno delle istituzioni» parole che arrivano come un fendente per i familiari di angelo ancora alla ricerca della verità e che insidiano ancora più dubbi su una vicenda definita torbida. 

La Commissione Antimafia nel rapporto finale sul caso del sindaco pescatore spiega che Angelo Vassallo “è stato costretto a svolgere un’attività di contrasto allo spaccio di droga in prima persona utilizzando i vigili urbani del comune di Pollica in un clima di isolamento che doveva averlo reso inquieto e deluso.

Contrastare un traffico di droga consistente, che vedeva nel porto Il porto di Acciaroli un approdo sicuro per lo smercio. Essere vicini ad una svolta è quello che la società civile si augura nel segno di una concreta speranza di giustizia e sete di verità ormai attesa da troppo tempo.

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