Omicidio Vassallo: le accuse di Ridosso “a sparare fu Cioffi”
Un nuovo fascicolo getta luce su uno dei casi di cronaca nera più dibattuti degli ultimi anni: l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, il deposito di nuovi verbali di interrogatorio potrebbe portare a importanti rivelazioni sull’identità del killer. Attualmente, quattro persone risultano indagate, l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il suo collaboratore Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano, Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia.
Al centro delle nuove rivelazioni proprio Ridosso che ha indicato direttamente il carabiniere Lazzaro Cioffi, come l’uomo che ha premuto il grilletto. Secondo Ridosso, questa informazione gli sarebbe stata fornita dall’imprenditore Giuseppe Cipriano, coinvolto anch’egli nell’inchiesta. Nuovi verbali di interrogatorio, dunque, che potrebbero contribuire all’individuazione del colpevole. Documenti presentati in cancelleria al tribunale del Riesame, dove lunedì prossimo si discuterà la posizione di tre dei quattro indagati coinvolti nel caso.
Interrogato il 9 novembre, Cipriano ha negato di conoscere Ridosso, definendolo un “camorrista” e asserendo di avere solo rapporti sporadici con lui. Dichiarazioni che ora devono trovare riscontro nelle prove. Tuttavia, Cipriano ha negato queste affermazioni, presentando una versione dei fatti contraddittoria, suscitando dubbi tra gli inquirenti.
Gli avvocati hanno chiesto la revoca delle misure cautelari per i due ufficiali dei carabinieri e l’imprenditore mentre per Ridosso nessun ricorso.
L’indagine si è concentrata su possibili moventi legati a conflitti personali e professionali, tra cui il rifiuto di Vassallo di concedere permessi per lavori e la scoperta di attività illecite nella zona. Gli inquirenti stanno esaminando attentamente le testimonianze e le prove, incasti di parole e accuse sull’evoluzione di un’ inchiesta continua a essere seguita con grande attenzione, dato il suo impatto significativo sulla lotta contro la criminalità e la corruzione in Italia.