Omicidio- suicidio a Napoli: chi sono le due donne

Passione e disperazione molto probabilmente si sono intrecciate, ieri sera, portando all’attenzione della cronaca la morte di una donna e il ferimento gravissimo di un’altra. 

Erano da poco passate le 23 quando, in via Don Luigi Sturzo, nel comune di Volla, alcuni residenti hanno udito un colpo d’arma da fuoco. Poco dopo, all’interno di una Fiat Panda parcheggiata, i militari hanno trovato Daniela Strazzullo riversa sul sedile lato passeggero, con una ferita alla testa. Ancora viva, ma in condizioni disperate. È stata trasportata d’urgenza all’ospedale del Mare di Napoli, dove si trova tuttora ricoverata in Rianimazione. La prognosi è riservata. Secondo i medici, le speranze sono ridotte al minimo.

A poche centinaia di metri, in via Pinocchio a Napoli, un secondo rinvenimento: su un marciapiede il corpo senza vita di Ilaria Capezzuto, con una ferita da arma da fuoco alla tempia. Accanto a lei, una pistola calibro 9 che diventa il collante fra le due donne. I colpi partono dalla stessa arma anche se con esiti diversi.

Gli investigatori ci mettono poco a ricostruire. La vicenda ha contorni personali che aggiungono peso al dramma. Le due donne, note anche alle forze dell’ordine e  avevano avuto una relazione sentimentale durata diversi anni, secondo quanto riferito da amici e conoscenti. Un rapporto intenso e a tratti turbolento. 

Secondo le prime ipotesi stanotte le due donne si sarebbero incontrate per un ultimo chiarimento. Una discussione, poi il colpo. Daniela è stata raggiunta alla testa. Ilaria, convinta di averla uccisa, si è allontanata per qualche centinaio di metri prima di rivolgere l’arma contro sé stessa. Non è chiaro, al momento, se la pistola fosse stata portata da Ilaria già con l’intento premeditato o se la decisione sia maturata durante l’incontro. Saranno le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, a stabilire con esattezza i contorni del gesto, anche alla luce di eventuali messaggi, appunti o elementi digitali.