Nursing Up: confermata l’imminente introduzione dei presidi di sicurezza negli ospedali
Basta fare un giro negli ospedali per capire che gli infermieri svolgono un ruolo fondamentale per i pazienti e per far camminare bene una macchina organizzativa che spesso è in difficoltà per mancanza di personale, strutture inadeguate, emergenze non sempre facili da fronteggiare. Ma ora la categoria è allo stremo come denunciano a gran voce tutte le associazioni sindacali dopo l’ultima aggressione di qualche giorno fa al “Vecchio Pellegrini” ai danni di due infermieri, un uomo e una donna, che non sono riusciti a salvare un uomo di 64 anni morto per arresto cardiaco prima dell’arrivo in ospedale, e per questo motivo picchiati brutalmente dal figlio dell’uomo.
Dati INAIL alla mano, inconfutabili ma comunque manchevoli, registrano che la metà circa delle aggressioni al personale sanitario, è verso gli infermieri: 5.000 ogni anno, 13-14 al giorno. E nel 58% dei casi si parla di aggressioni fisiche, senza fare distinzioni tra uomini e donne.
“La Campania e Napoli sono nuovamente teatro di vergognose aggressioni ai danni dei nostri operatori sanitari” denuncia nuovamente Nursing up il sindacato degli infermieri italiani. Questa volta dito puntato contro il Ministero degli Interni che aveva inserito proprio il Vecchio Pellegrini, a metà gennaio, insieme al Cardarelli e all’Ospedale del Mare, tra le strutture regionali destinate immediatamente al ripristino dei presidi di pubblica sicurezza. Ma stando alla cronaca resta l’indignazione e la rabbia contro il menefreghismo delle istituzioni.