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Nuova protesta dei lavoratori della “Napoli Servizi” e delle mamme di bambini disabili: “Non lasciate soli i nostri figli”

Protestano le mamme di bambini affetti da disabilità, si sono date appuntamento davanti al comune di Napoli insieme a un gruppo di lavoratori della “Napoli Servizi”, società partecipata, che da lunedì, dopo vent’anni, non si occupa più dell’assistenza ai bambini disabili nelle scuole della città.

La decisione, spiegano da Palazzo San Giacomo, è in realtà la conseguenza di modifiche normative che impongono l’impiego di personale con una formazione più specifica. Dall’amministrazione arriva l’impegno a lavorare nei prossimi mesi sulla formazione dei circa 219 addetti e la rassicurazione che nulla cambierà per i bambini.

Il Comune di Napoli ha lanciato il nuovo bando per l’assistenza specialistica riservata ai bambini con disabilità nelle scuole pubbliche, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. “Per la prima volta abbiamo fatto un bando unico per tutta la città – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Trapanese – che va a sostituire i vecchi micro-bandi che prima facevano direttamente le scuole e che spesso andavano deserti o si concretizzavano con estremo ritardo. Il bando sperimentale durerà un anno e poi si ripeterà per tre anni. Saranno garantite 15 ore a settimana di assistenza, erogata dal Comune di Napoli con 17 milioni di euro all’anno con fondi regionali, ministeriali e comunali”. 

L’anno scolastico nuovo è iniziato ma le criticità restano ormai da anni. “Carenza di continuità didattica, assenza degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, sovraffollamento delle aule, insegnanti di sostegno troppo spesso precari e non specializzati”. Sono le “preoccupazioni” che, all’inizio dell’anno scolastico, esprime il garante dei disabili della Regione Campania, Paolo Colombo. “La scuola ha un ruolo fondamentale per la crescita individuale e professionale di ogni persona”, sottolinea Colombo.

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