Nola – Università, confronto tra comitato civico e Minieri
Giorni di discussioni intense, a Nola. E parte dell’attenzione del pour-parler cittadino è incentrata ancora una volta sulla questione Partenope e della sua nuova sede in via Stella-via Madonna delle Grazie.
Dopo le riflessioni degli scorsi giorni, riguardanti la possibilità di spostare la nuova sede dell’Ateneo in una struttura pubblica o demaniale, da parte dell’ex rettore della facoltà di Giurisprudenza, il professor Federico Alvino, ora è il turno del Comitato Centro Storico sollevare dubbi riguardo la collocazione del nuovo plesso che la Parthenope dovrà edificare entro 21 mesi circa.
Ed il comitato civico nella giornata di mercoledì è stato co-protagonista di un incontro avuto con il primo cittadino bruniano, Gaetano Minieri, un tavolo dove, in via informale, sono state esaminate le principali criticità del progetto attualmente collocato in via Stella.
Il primo cittadino avrebbe sottolineato ancora una volta come la decisione, presa autonomamente dall’Ateneo, privato ed unico investitore del progetto, non potesse subire ingerenza alcuna da parte dell’Ente di Piazza Duomo. Inoltre, la fascia tricolore avrebbe comunicato al comitato che, ad una prima lettura delle richieste, non dovrebbe apportarsi alcuna modifica al Piano Regolatore. Tutti elementi che comunque sarebbero al vaglio del competente Ufficio Tecnico.
Posizione del comitato che, nonostante la disponibilità e totale apertura al dialogo, sarebbe stata fortemente critica, a cominciare dalla disattesa promessa da parte di Minieri nel riportare l’Università nel centro storico cittadino, cavallo di battaglia della passata campagna elettorale.
Inoltre, il comitato avrebbe compreso la posizione del sindaco riguardo l’iniziativa di natura privatistica della “Parthenope”, un aspetto esterno ma che comunque avrebbe il carattere insito dell’investimento pubblico, poiché effettuato con fondi garantiti dal Ministero dell’Università
Perplessità che invece sarebbero diventate dubbi reali riguardo l’aspetto urbanistico del progetto. L’area, infatti, secondo le ricostruzioni del comitato e rispetto quanto dichiarato dal professor Alvino, dovrebbe essere accatastata come zona H, cioè come zona destinata ad attrezzature pubbliche di interesse comunale, mentre la costruzione dell’Ateneo dovrebbe ricadere in linea teorica nella zona G2, cioè come struttura di interesse sovracomunale.
Nelle more dell’incontro, il Comitato avrebbe registrato anche la disponibilità di Minieri nell’istituire un tavolo di confronto permanente, luogo di raccoglimento delle istanze future riguardo il tema università.
E secondo le voci che s’inseguono lungo Palazzo di città, il sindaco Minieri sarebbe pronto ad attivare anche quel tavolo istituzionale di confronto con Ministero dell’Università, Ministero dell’Interno e Ministero della Giustizia, auspicato dal professor Alvino. Obiettivo capire i margini di manovra sulla possibile collocazione della “Parthenope” all’interno della Caserma Cesare Battisti, con primo appuntamento che, addirittura, sarebbe stato fissato nella giornata di lunedì prossimo.
Situazione in evoluzione, dunque. Certo è che il ritorno della Parthenope, unitamente all’inizio dell’opera di riqualificazione del Quarantotto, potrebbe per davvero essere la “miccia” per l’ampia opera di riqualificazione che nel prossimo futuro dovrebbe riguardare l’intera zona di Piazza D’Armi.