Nola: Un Viaggio Attraverso l’Instabilità Politica e le Sfide del Futuro
Il profilo politico della città di Nola, alla luce delle varie amministrazioni evidenzia un contesto caratterizzato, purtroppo, da instabilità e una continua alternanza tra elezioni dirette e commissariamenti. Negli ultimi trent’anni, è un racconto fatto di incertezze, conflitti e tentativi di riscatto.
Negli anni ’90, l’amministrazione di Antonio Ambrosio, rappresentante della Democrazia Cristiana, fu sciolta a causa di presunte infiltrazioni camorristiche, dando il via a un commissariamento che durò fino al 1996. Questo evento segnò un punto di non ritorno, creando un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche. Il commissariamento, guidato da Elena Stasi, risultò necessario per ristabilire la legalità, ma lasciò una cicatrice profonda nella percezione pubblica della politica locale.
Con l’introduzione dell’elezione diretta del sindaco nel 1993, si sperava di garantire una maggiore stabilità. Il primo ad essere eletto dal popolo è il medico Francesco Ambrosio, espressione di Alleanza Nazionale, in carica dal 1997 al 2000, che cercò di mettere ordine, avviando progetti da tempo fermi. Ma il suo mandato, cosi come quello del suo successore Giuseppe Serpico, fu caratterizzato da conflitti interni e mozioni di sfiducia, culminando in un nuovo ciclo di commissariamenti. Anche Felice Napolitano, eletto con Forza Italia nel 2004, non sfuggì a questa sorte, essendo sfiduciato nel 2009.
La figura di Geremia Biancardi, che completò il suo mandato dal 2009 al 2014, rappresenta un’eccezione in questo scenario turbolento. Tuttavia, il suo secondo mandato, sotto il segno di Forza Italia, si concluse drammaticamente con lo scioglimento del Civico consenso per la mancata approvazione del bilancio.
L’elezione di Gaetano Minieri nel 2019 e il suo successore Carlo Buonauro nel 2022 segnalano un tentativo di rinnovamento attraverso le liste civiche. Movimenti, nati dalla volontà di rispondere a una domanda di cambiamento e maggiore rappresentatività, affrontano però le stesse sfide delle amministrazioni precedenti, compresi conflitti interni e crisi politiche.
Insomma il cittadino, in questi trenta anni ha assistito alla messa in scena di una tumultuosa governance, mentre negli stessi anni si sono susseguite sfide economiche e sociali significative, Disoccupazione, povertà e mancanza di servizi adeguati, una crisi pandemica. Una serie di problematiche sempre presenti che senza una governance forte e inclusiva hanno alimentato il malcontento tra i cittadini, rendendo difficile il sostegno a qualsiasi amministrazione.
Un contesto politico, complesso e stratificato, segnato da sfide storiche sociali ed economiche che oggi riportano la città dinanzi ad un bivio cruciale. La costruzione di alleanze politiche forti e il coinvolgimento attivo della comunità nella pianificazione delle politiche pubbliche sono passi fondamentali per ripristinare la fiducia dei cittadini.