Politica

Nola – Torri faro, rischio danno erariale

Ritorna ad essere attuale la questione delle torri faro dell’ex stadio “Piazza d’Armi” a Nola. E’ stata la Corte dei Conti  a chiedere chiarimenti circa il trasferimento a Pomigliano d’Arco dei quattro piloni e dell’intero apparato luci, attualmente montati nello stadio “Gobbato”.

Una vicenda che risale a più venti anni fa con una vertenza aperta tra l’imprenditore Vincenzo Bussone e il comune di Nola, in merito all’indennizzo per la realizzazione dell’impianto avvenuta nel 1991. Il tribunale di Nola con sentenza 1164 del 2003 condannò in contumacia l’ente al pagamento di 45.171 euro oltre agli interessi da calcolare dal 18 aprile del 1991, per un totale di oltre 80 mila euro.

Dunque le torri faro rappresentavano un costo per l’ente e relativamente una proprietà di valore inserita a patrimonio comunale.

Poi nel 2008, con la dismissione dello stadio a piazza d’Armi,  per realizzare la mai realizzata cittadella della cartapesta, comunicazioni scritte e contatti telefonici tra il sindaco di Nola Napolitano, e quello di Pomigliano Della Ratta, avviarono l’iter per la “svendita” dei fari, perchè di offerta a basso costo si trattò, e il 27 luglio del 2008, una determina dirigenziale sancì la vendita per un importo di 2494 euro delle quattro torri faro complete di proiettori.

La vicenda fu evidenziata dalla stampa e apparve chiare l’esistenza di un’anomalia di procedimento. L’8 ottobre la determina fu rettificata puntualizzando che il preventivo del 28 maggio, era riferito solo alla struttura in ferro, mentre per i proiettori il costo era stato fissato in 22.400 euro oltre iva, con l’esclusione del quadro elettrico.

Appariva chiaro l’antieconomicità dell’operazione a danno del comune nolano che aveva svenduto un impianto funzionante a poci più di 25mila euro a fronte di un pagamento di 80mila euro effettuato cinque anni prima.

Poi la dismissione dal patrimonio comunale doveva avvenire attraverso una delibera di giunta e conseguenzialmente in consiglio comunale. Anomalie che furono evidenziate con una delibera di consiglio comunale del 19 febbraio del 2009.

Oggi la nota della Corte contabile che impone all’ente di piazza Duomo chiarimenti, con l’alto rischio che l’azione amministrativa del 2008 abbia prodotto un danno erariale per il comune, che si riverserà a carico di dirigenti e funzionari. E lo scorso 18 april la giunta comunale ha disposto un azione legale contro il comune di Pomigliano volta al recupero delle torri faro perchè le procedure adottate non hanno rispettato le normative di legge che regolano la cessione di beni tra pubbliche amministrazioni.

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