Nola, slitta la cantierizzazione di Piazza d’Armi: tutto rinviato ad aprile
Era quella del 21 marzo, la data stabilita per la rinascita di Piazza D’armi. Salta però l’equinozio di primavera, con grande amarezza del sindaco di Nola Carlo Buonauro, e continua di conseguenza la querelle tra maggioranza e opposizione in merito all’inizio dei lavori dell’agorà cittadina.
Depositato al Tar il ricorso contro piazza d’armi, scrive il sindaco, con richiesta di sospensione immediata, i termini per l’apertura del cantiere passano dal 21 marzo a dopo Pasqua. “Reagiremo con fermezza gentile e superiore competenza”, spiega il sindaco attraverso un post sui canali social, attribuendo de facto lo stop alla cantierizzazione della piazza alla minoranza consiliare.
Facendo un passo indietro e riavvolgendo il filo della cronaca, la Coalizione “Nola Domani” presenta ricorso al tribunale amministrativo ritenendo illegittima la seduta di approvazione dello schema di convenzione su Piazza D’Armi.
Assise tenutasi il 12 dicembre scorso, con all’ordine del giorno anche l’approvazione dello schema di valorizzazione per il trasferimento dell’ex piazza militare. Dopo il primo appello per la verifica della presenza dei consiglieri comunali, dopo la prima chiama è il presidente del consiglio ad arrivare per garantire il numero legale, ma, secondo la minoranza, ormai in ritardo e scaduti i termini di legge per la regolarità della seduta.
E’ qui che battono i consiglieri di opposizione, poi giunti a portare la questione davanti al giudice amministrativo, che discuterà il delicato tema il dieci aprile prossimo. Nel mentre, gli stessi si dicono pronti a rivotare il capo in consiglio comunale, per sanare l’irregolarità emersa e consentire alla macchina amministrativa di non perdere tempo aspettando la pronuncia del TAR.
Ipotesi che per il momento non sarebbe stata accolta da Palazzo di città, sicuro di aver approntato tutte le dovizie prescritte dalla legge, con l’opposizione impegnata soltanto, a dir del sindaco, in un “tentativo di distruzione di massa”. Non resta che attendere.