Nola: si chiude la VI edizione del festival della letteratura Campania Felix
Incarnare la realtà, messa in scena di situazioni, manifesto delle più recondite e contraddittorie emozioni umane, fulcro delle discipline umanistiche. Con questo spirito è calato il sipario sull’edizione 2025 del Campania Felix, il Festival della Letteratura per ragazzi, un appuntamento che ha trasformato l’arena di Vulcano Buono in un crocevia di parole, sogni e giovani speranze. Iniziato il 21 maggio con l’inaugurazione e la cerimonia di premiazione della borsa di studio “Dott. Felice Dichiarante”, il Festival si è chiuso oggi con la proclamazione dell’opera vincitrice tra le due finaliste, decretata da una giuria tutta speciale: gli studenti delle scuole campane.
Due giornate intense, dense di emozioni e attività che hanno visto protagonisti non solo scrittori e operatori culturali, ma soprattutto i ragazzi, veri cuori pulsanti dell’evento. Incontri con autori, atelier creativi, spettacoli, dibattiti, musica e letture collettive. Ogni momento ha raccontato un modo diverso di vivere la letteratura, portandola fuori dalle pagine e dentro le vite di chi ascolta, legge, scrive.
Il premio “Campania Felix. Letteratura Festival 2025” è stato assegnato a “I fanatici sono contagiosi” di Assunta Aventaggiato. Una storia attuale, coraggiosa, che affronta temi delicati con il linguaggio giusto per i più giovani. Il libro sarà pubblicato e distribuito nelle scuole italiane grazie alla Casa Editrice Medusa, contribuendo così a formare nuove coscienze critiche tra i banchi. Accanto alla proclamazione, spazio anche alla riflessione con la presentazione dei volumi “Oltre la devianza: percorsi di rinascita” di Don Luigi Merola e “Mare, il fuoco dell’anima” di Natalia Vacca, che hanno chiuso il Festival con due voci diverse ma complementari sul senso del cambiamento e della crescita.
L’obiettivo del Festival, come ricordato dagli organizzatori, è chiaro: far riscoprire ai giovani il piacere della lettura, coltivare il valore delle parole come strumento di comprensione, inclusione e libertà. Un seme piantato in un terreno fertile: quello dei cuori giovani che hanno scoperto, forse per la prima volta, quanto un racconto possa cambiare la prospettiva su ciò che li circonda. Il Campania Felix Festival si congeda così, con la certezza che ogni parola letta o scritta in questi due giorni continuerà a vibrare nel silenzio delle classi, negli occhi attenti di chi ha partecipato, e nelle storie che ancora devono essere raccontate.