Nola – Appalti al figlio: interdetto dai pubblici uffici il vice Segretario generale

Continua l’azione giudiziaria della Procura della Repubblica di Nola nei confronti di dirigenti e dipendenti del comune nolano. Controlli e inchieste che da circa un anno stanno interessando il palazzo di città.
In un’azione congiunta, carabinieri e guardia di finanza, hanno eseguito un’ordinanza di interdizione dai pubblici uffici, nei confronti del vice Segretario generale e dirigente Paolino Santaniello, per i reati di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.
L’ordinanza è scattata nell’ambito di un vasto filone d’indagini che vede coinvolto il dirigente comunale. Secondo l’accusa Santaniello avrebbe vistato mandati di pagamento senza alcuna determina giustificativa della spesa, certificando la regolare esecuzione dei lavoro e consentendone il pagamento senza effettuare nessun controllo, nel periodo compreso tra aprile 2009 e giugno 2011. Inoltre per aver violato l’obbligo di astensione del pubblico ufficiale nel caso di rapporti diretti o indiretti, in qualunque modo retribuiti, essendone beneficiario il figlio.
Inoltre, Santaniello avrebbe commesso il reato di abuso d’ufficio per aver, in almeno due occasioni, indotto un elettricista dipendente comunale, a recarsi presso la casa del figlio Gaetano, nonostante il lavoratore avesse timbrato il cartellino di presenza per l’intera giornata lavorativa presso l’Ente di Piazza Duomo. Episodi che si sarebbero verificati tra maggio e settembre 2013. Contestato il reato di abuso continuato in atti d’ufficio per aver affidato, sempre al figlio Gaetano, dieci appalti per l’affissione di messaggi pubblicitari di eventi comunali, lavori poi sub-commissionati ad una ditta di Milano.
Una vicenda giudiziaria che è solo all’inizio e non si escludono altre novità inerenti le inchieste aperte a carico di Santaniello.