Nola – Scandalo diplomificio: interviene il ministro
Stroncare il fenomeno dei diplomifici. E’ la frase d’ordine, che sintetizza il giudizio del ministro della pubblica istruzione, università e ricerca scientifica, Maria Chiara Carrozza, parlando, a “prima di tutto”, programma di radio-uno. E nell’impegno annunciato, si disegna l’adozione di provvedimenti ed atti, sia di valenza ispettiva, che, di carattere normativo, per prevenire e contrastare, il fenomeno dei diplomifici.
Una realtà, che, non si è costituita oggi o ieri, ma bensì, l’altro ieri, perdurando da decenni in Campania. La presa di posizione del ministro Carrozza, scaturisce dalla scandalosa vicenda dell’Istituto paritario Luca Pacioli, operante a Nola, e venuta alla luce qualche mese fa, per gli sviluppi dell’articolata inchiesta della Procura di Nola, coordinata da Paolo Mancuso; sviluppi, che avevano determinato pesanti accuse per i presunti responsabili della gestione del Pacioli, sottoposti , alcuni, alla detenzione domiciliare, ed altri al divieto di dimora nei Comuni della Campania.
Un colpo severo, quello inferto dalla Procura di Nola, che, quanto meno, avrebbe dovuto indurre ad un cauto ravvedimento, gli interessati alla gestione del Pacioli. Ma così non è stato, anche perchè, intanto, erano state mitigate le sanzioni, decretate tra aprile e maggio.
Una condizione, per far ritenere che tutto potesse proseguire come prima, tanto che per gli esami di maturità, iniziati il 19 giugno al Pacioli sono affluite alcune centinaia di candidati al diploma, venuti da varie regioni d’Italia, che non avevano mai visto prima né Nola, né visitato la Campania.
Una situazione su cui i militari hanno raccolto un corposo materiale probatorio, a conferma della permanenza dei reati già ipotizzati dalla Procura di palazzo Orsini. E, a Roma si prende atto, finalmente, che il Pacioli è, solo la punta emergente di un sistema da rimuovere.