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Nola – Sarto 2019, diffida al Comune e alla Fondazione

Regna ancora il caos attorno il Giglio del Sarto. La querelle sviluppatasi per l’ultimo obelisco della processione in onore di San Paolino sembra non conoscere fine, con la telenovela che si arricchisce di una nuova puntata nelle ultime ore.
Ancora una volta è il signor Stefano de Rosa, ricorrente contro l’assegnazione del Sarto e rappresentato dai suoi legali, Felice Laudadio e Giuseppe Romano, ad aprire la questione, avendo inviato formale diffida al Comune di Nola, in persona del Commissario Prefettizio, e alla Fondazione Festa dei Gigli.

Obiettivo diffidare i due enti dal consentire agli assegnatari del Giglio del Sarto e al rappresentante di categoria Giovanni Maddaloni col procedere con il rituale scambio della bandiera, previsto per sabato 20 ottobre. Una richiesta, scrivono i legali di De Rosa, dettata dal buonsenso, dato che il giudizio di merito sulla questione è fissato per il prossimo 23 ottobre, dove l’assegnazione per il 2019 potrebbe essere ribaltata in parte o, in casi estremi, nella sua totalità. Una richiesta logica e che appare condivisibile, visto il poco divario temporale tra la manifestazione e la pronuncia dei giudici del TAR Campania.

La Fondazione, che dopo aver saggiato la volontà del rappresentante di categoria Maddaloni nel voler continuare nel suo compito, coadiuvato ora dall’associazione Orgoglio Nolano-Innamorati della Festa, si è prodigata nel confermare la data del 20 ottobre come giorno di scambio della bandiera tra vecchi e nuovi maestri di festa per la corporazione del Sarto. Una forzatura che però potrebbe generare una nuova stortura ed un nuovo schiaffo alla tradizione della millenaria festa in onore del patrono Paolino: qualora in sede dibattimentale venisse capovolta la decisione della Fondazione, verrebbe a crearsi una situazione antipatica dove i maestri di festa ricorrenti, legittimati dal TAR, sarebbero costretti ad effettuare uno “scambio improprio” di consegne con i maestri di festa assegnatari lo scorso giugno. Una fattispecie mai riscontrata nella kermesse nolana e che andrebbe ad inasprire una situazione già delicata come quella sviluppatasi nelle scorse settimane, con la rinuncia del comitato “Cumpagn e na vita”, formali maestri di festa assegnatari lo scorso giugno.

Situazioni spiacevoli che continuano a svilire il significato religioso ed umano della Festa, continuamente umiliati da ingerenze e fattori esterni che poco o nulla hanno a che fare con la Festa patrimonio dell’UNESCO.

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