Nola – Salta il "Capodanno nolano", giugno povero di eventi
Avevano organizzato il “Capodanno nolano”, rispolverando una vecchia tradizione della città che basava i ritmi dell’anno solare intorno ai gigli, da giugno a maggio, per una continuità temporale che ruota intorno alla Festa Eterna; quella festa che nasce quando muore, il ciclo eterno della vita e della morte, la fede come luce eterna al di là della vita.
Era l’iniziativa organizzata dai ragazzi del Forum dei Giovani prendendo a spunto il calendario del Giglio del Salumiere del maestro di festa Giancarlo Allocca. Mesi che si rincorrono a cavallo del solstizio d’estate, ad ogni tempo dell’anno un effetto, quasi un titolo per identificare il tempo congelato in uno scatto, in un momento della festa.
I giovani nolani volevano aspettare la mezzanotte di un capodanno dimenticato e che a Nola si festeggiava la notte del 31 maggio, ma la pioggia ha vanificato l’attesa causando il rinvio.
Un’attesa che veniva scandita con esibizioni canore e balli fino ai dodici rintocchi della campana del Duomo, a ricordare al Comune e alla politica cittadina il vuoto organizzativo di un giugno nolano, povero di eventi non ancora annunciati.
Un vuoto organizzativo che non sembra essere dovuto a mancanza di fondi, visto che poi al tirar delle somme si conteranno lo stesso tanti euro spesi.
La Festa 2013 sarà l’ultima, ufficialmente, organizzata dal Comune anche se alla Fondazione oltre alla futura organizzazione toccherà anche una dote di 300mila euro all’anno, dunque denaro pubblico che non cambia la sostanza, se non nei nomi la gestione. Ad oggi non ancora pronto il piano sicurezza da adottare nella giornata del prossimo 23 giugno e nella nottata del 24, vie di fughe da realizzare in una festa attenzionata dalla Questura e dall’Unesco.
Un mese di giugno che inizia che si arricchisce di eventi preparati da singole associazioni, volano culturale della città, mentre le istituzioni si perdono dietro le formalità dell’apparenza, di una politica che cerca visibilità per preparare la prossima campagna elettorale che nel 2014 rinnoverà il consiglio comunale, mentre la città agonizza, trova forza nei gigli; una momentanea distrazione dai quotidiani problemi, da un commercio agonizzante, dal lavoro svanito, da un centro storico vuoto di vita, riempito di piante e fiori, che rappresentano oasi di verde in un mare di grigiore.