Nola – S.Paolino: con gli ultimi per costruire la società

Memoria liturgica dedicata a San Paolino, a segnare l’apertura della fase più intensa della Festa dei Gigli, che toccherà l’apice dell’espressività e della partecipazione popolare, domenica. Memoria liturgica, scandita, nella Basilica di Santa Maria Assunta in Cielo, dalla celebrazione del solenne pontificale, officiata da monsignor Enrico Dal Covolo, rettore dell’università lateranense. Al centro dell’omelia di monsignor Dal Covolo, il modello di vita di San Paolino; modello di esemplarità per la dedizione al prossimo, con spirito di amorevole servizio, facendo dono dei propri beni ai poveri e ai bisognosi.
Evidenziata l’importanza dell’opera e del pensiero di San Paolino nella Chiesa cristiana delle origini, monsignor Dal Covolo proiettava la missione del poeta dei Carmi nella realtà dei nostri giorni; missione che supera e annulla gli egoismi e i particolarismi. Sulla centralità della figura di San Paolino, nella testimonianza vissuta dell’etica cristiana, sono incentrate le riflessioni, dettate dal vescovo Beniamino Depalma per la ritualità evocativa del Santo; riflessioni rapportate al passo del Vangelo di Marco, con tema di calzante attualità per il dramma degli emigranti che fuggono dalla fame, dalle persecuzioni politiche, dalla miseria; migranti, provenienti dalle aree dell’Africa sahariana e per i quali il Mediterraneo spesso si rivela Mare di dolore e tragedia, anzichè Mare di speranza verso la vita. E, tutti, sono interpellati ad essere costruttori di ponti e non di muri, per l’accoglienza che sia ospitalità per l’umana dignità.