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Nola – Rogo via San Gennaro – Dissequestro in arrivo, soluzione per risolvere i miasmi

Al lavoro per gestire le conseguenze del rogo dell’8 luglio scorso, che ha piegato con fuoco e fiamme una ditta di conservazione e distribuzione di prodotti alimentari in via Feudo a Nola.

Dopo il sequestro della Procura bruniana ed i rilievi dell’ARPAC, ora si cerca di superare l’impasse per trovare soluzione e procedere all’eliminazione dei miasmi, generati dai materiali arsi presenti nello stabilimento sito nella periferia cittadina.

I rilievi dell’agenzia ambientale regionale nei giorni scorsi hanno già chiarito lo stato di salubrità dell’aria, con parametri che non hanno superato i valori d’allarme. Lavoro dell’ARPAC che comunque non sarebbe ancora finito: i tecnici avrebbero proceduto tra l’altro all’analisi dei terreni interessati dal rogo, per capirne lo stato di salute. 

Risultati attesi la prossima settimana, cruciale per la concretizzazione del dissequestro dell’area interessata dalle fiamme. Le indagini della Procura sarebbero in dirittura di arrivo, e gli inquirenti potrebbero dare il nulla osta alla rimozione dei sigilli posti sull’area nel giro di giorni. Atto sostanziale ed elemento chiave per procedere alla rimozione delle materie interessate dalle fiamme, origine degli odori acri liberatisi nell’aria nelle giornate scorse, esalazioni che hanno fatto scattare diverse segnalazioni agli uffici dei Comuni di Nola e Saviano.

Dopo l’ordinanza del Sindaco bruniano, Carlo Buonauro, che nei giorni scorsi aveva disposto la messa in sicurezza dell’area dell’incendio, a metà settimana prossima potrebbe arrivare la soluzione dei miasmi, presumibilmente tra le giornate di martedi o mercoledì. Via libera che darebbe la possibilità ai responsabili della ditta di procedere alla rimozione dei materiali combusti.

In attesa di novità su origine e cause dell’incendio da parte della Procura, si troverebbe così soluzione ad un problema che, specie in questi giorni di gran caldo, ha fatto montare la protesta tra gli abitanti della zona di via Feudo, e non solo. Cittadini oppressi sia dalle alte temperature, ma anche dalla forte intensità dei miasmi, che hanno costretto le persone a tener chiuse porte e finestre durante le ore notturne.

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