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Nola – Rilasciato il permesso a costruire alla VIM, via libera per la nuova sede dell’Università

Semaforo verde: il Comune di Nola dà il via libera alla costruzione della nuova sede dell’Università “Parthenope” in via Stella. L’ufficio tecnico dell’ente di Piazza Duomo ha rilasciato alla VIM, società incaricata dall’Ateneo napoletano, il nulla osta per procedere all’edificazione delle nuove aule che ospiteranno i corsi del ritrovato polo universitario. 

Fondamentale per la buona riuscita dell’operazione il voto favorevole del Consiglio comunale espresso nel giugno scorso, che ritenne strategico il ritorno della “Parthenope” a scapito dei vincoli urbanistici giacenti sull’area prescelta. 

Il parere favorevole dell’assise infatti servì a sbloccare il vicolo cieco in cui si era infilato l’ufficio tecnico, inizialmente convinto della possibilità di edificare senza particolari vincoli una struttura di valore sovracomunale in un’area urbanisticamente incompatibile con i principi sanciti nel PRG, per poi fare marcia indietro e chiedere soccorso alla politica, chiamata obtorto collo ad assumersi le sue responsabilità.

Si chiude così il lungo e contorto iter burocratico con il rilascio dell’ennesimo, straordinario, permesso, questa volta in deroga agli strumenti urbanistici. Concessione ad un privato che però viene vincolata su destinazione dell’area e natura dell’opera: seguendo la lettera del provvedimento, l’area potrà ospitare esclusivamente il futuro polo universitario. Una sorta di “paracadute”, quello sganciato dall’ufficio, utile qualora s’incrinassero i rapporti tra VIM e “Parthenope”. Fattore remoto, ma possibile e nella natura, privatistica, dell’accordo tra costruttore ed Università.

MOVIMENTO PER NOLA, PRONTO IL RICORSO ALLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Nel frattempo, il rilascio del permesso “riaccende” il “Movimento per Nola”, l’associazione di cittadini nata per contrastare le scelte dell’Amministrazione sulla questione, è già pronta alla battaglia legale. Per il gruppo la procedura seguita dal Comune bruniano e dal dirigente di settore Felice Spampanato ha lacune palesi ed evidenti tali da inficiare il provvedimento a costruire, da considerarsi dunque nullo. Nelle prime settimane del 2022 i ricorrenti si dicono pronti ad affidare gli incarichi professionali agli studi legali di fiducia.

Nuovo anno che regalerà, a meno di nuovi ribaltoni, la posa della prima pietra alla “Parthenope”. Seguendo il cronoprogramma dell’Ateneo, già fissato da tempo, la consegna dei lavori dovrà avvenire entro 24 mesi dall’inizio della costruzione dell’opera. Ma la querelle-Università è ben lontana dal conoscere la parola fine.

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