Politica

Nola – Riflessioni di una maggioranza “divisa”

Una riflessione sulla politica cittadina, sulla maggioranza di centro destra che governa Nola. Una analisi dall’interno di quella che è l’amministrazione che guida la città per il secondo mandato. E’ Cinzia Trinchese che ha affidato a Facebook la sua analisi. Parla di valori di una politica svincolata dai condizionamenti degenerativi di un certo modo di intenderla e praticarla. Cultura della legalità, dell’interesse pubblico, realizzando una politica non ambigua, ambivalente, mai arrogante e populista, sviluppando l’ascolto e il confronto libero delle idee.

Una tesi condivisa da un largo gruppo di consiglieri ed assessori, postati nella foto allegata. Gli assessori Simonetti, Trinchese, Parisi e De Angelis, i consiglieri Pizza, Siano, Tufano, Esposito, Notaro, Manzi, De Luca e Giugliano.

Poi l’assessore focalizza l’attenzione sulle logiche di potere e l’arroganza dei furbi, sulla coerenza dei valori e dei comportamenti. Trinchese parla di un lavoro di squadra, nel rispetto reciproco, realizzando il pieno riconoscimento della pari dignità fra le componenti della coalizione.

Una parte di messaggio pieno di valori positivi; un messaggio indirizzato ai singoli elementi di una maggioranza chiamata a ritrovare unità, limitando le contrapposizioni interne nate all’indomani dell’insediamento con la divisione degli assessorati, generando due blocchi sotto la stessa bandiera.

Ricordiamo l’assenza di Trinchese nel primo consiglio. Si parlò di deleghe contese con il vice sindaco De Lucia, quei Lavori pubblici che sarebbero stati un diritto di scelta per la candidata più votata. Una frattura che sembrerebbe non sanata completamente, perchè nella social-riflessione, Trinchese chiede testualmente “di ascoltare la voce dell’amore che unisce e non divide, ma questo per chi vuole primeggiare, cavalcando con arroganza palcoscenici altrui, è un concetto veramente difficile”.

Una espressione forte fatta arrivare alla persona interessata, in maniera pubblica e condivisa. Poi gli auguri di Natale destinati agli amici senza padroni, ai servi della città.

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