Nola, restituito reperto archeologico trafugato nel 2013
Dopo oltre un decennio, Nola riabbraccia un frammento prezioso del suo patrimonio archeologico: la testa marmorea di una statua romana, trafugata nel 2013 dal cortile del municipio, è stata ufficialmente restituita al Comune grazie a una complessa operazione condotta dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Reparto Operativo, Sezione Archeologia di Roma. Il reperto, risalente al II/I secolo a.C., è stato presentato questa mattina nel corso di una cerimonia pubblica nella sala consiliare “Aldo Masullo”, alla presenza di studenti degli istituti superiori e delle autorità civili e militari. Durante l’incontro sono stati svelati i dettagli dell’operazione investigativa che ha portato al recupero della scultura, sottratta dieci anni fa in circostanze ancora non del tutto chiarite.
Il commissario straordinario del Comune, il viceprefetto Maria Lucia Trezza, ha definito la restituzione un omaggio alla legalità all’arte alla storia e alla bellezza, evidenziando il forte valore simbolico del ritorno di un’opera che rappresenta un tassello identitario della città. Ha inoltre annunciato che il reperto sarà affidato alla cura del museo archeologico importante presidio culturale ed identitario che raccoglie le testimonianze del passato glorioso di Nola. A farsi carico della conservazione sarà il museo storico archeologico di Nola. Il direttore Giacomo Franzese ha assicurato che il museo è nelle condizioni di accogliere questa ed altre opere studiarle e soprattutto metterle in sicurezza attraverso i sistemi di controllo e sorveglianza disponibili.
Il colonnello Paolo Befera, comandante del reparto operativo romano dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha spiegato che il reperto restituito rappresenta il DNA della storia di questa terra e del nostro Paese, sottolineando che si tratta di uno dei tre milioni di oggetti recuperati grazie al lavoro quotidiano e alla banca dati in dotazione al Comando.
