Nola: Prove di ripartenza per il mercato settimanale

Opinioni contrastanti. Non poteva essere altrimenti. Come ogni ripartenza che si rispetti arrivano i pro e i contro. Difficile abituarsi ad un nuovo mercato, dopo tanti anni in Piazza D’armi. Ancora più difficile districarsi in un mercato frazionato, che non trova in una sola area terziario e alimentari. 

Il mercato, che da oltre un secolo rappresenta un punto di riferimento per la comunità, incarna la memoria e le tradizioni del luogo. Tra i banchi variopinti si snodano storie di famiglie, di mestieri tramandati di generazione in generazione, di prodotti genuini e sapori autentici. Il trasferimento in un’area più piccola, per molti, rappresenta un’inutile e dannosa eredità di modernità, un sacrificio della memoria storica a favore di un’asettica razionalizzazione. L’assenza di molti operatori stamattina è un segnale inequivocabile del malcontento che serpeggia tra gli esercenti. 

La decisione di trasportare il mercato in un’area più piccola solleva inoltre dubbi sulla sua stessa sopravvivenza. La riduzione degli spazi potrebbe infatti limitare l’offerta di prodotti e servizi, penalizzando sia gli operatori che la clientela.