Nola – Presunta compravendita di voti, lo sdegno del sindaco Buonauro: “Inaccettabile la macchina del fango”
Presunta compravendita di voti. E’ questo l’oggetto della denuncia che da giorni aleggia nelle chat private e sulle bocche dei detrattori e che sembra voler minare la stabilità, ma soprattutto la trasparenza, dell’amministrazione guidata dal sindaco di Nola Carlo Buonauro.
Muovendoci su un registro di verbi declinati al condizionale, i fatti racconterebbero di messaggi, registrazioni vocali e video dove si evince chiaramente la dinamica del voto di scambio. Per la tornata elettorale di giugno scorso, in seno alla coalizione di centro sinistra, precisamente nelle fila della lista “Nola Democratica” la compravendita, con costi dai 70 agli 80 euro, vedrebbe coinvolti due assessori e un consigliere dell’ assise guidato da Buonauro.
A fare la denuncia una coppia, allo stesso tempo coinvolta perché esposta in prima persona per avere manovrato le operazione di compravendita. Un lampante caso di connivenza sfociato poi in pentimento, che ha giustamente sollevato l’indignazione del primo cittadino nolano, costretto a fronteggiare una notizia resa pubblica da un sito web, che al momento però sembra non avere nemmeno riscontro tra i fascicoli della Procura.
Una ricostruzione, secondo Buonauro, da considerarsi allo stato fumosa, inattendibile e tendenziosa: “Quotidianamente siamo costretti a fare i conti con la macchina del fango azionata da quella parte politica che, dalla stasi della città, trae vantaggio personale. Ipotizzare, avallare, diffondere falsità e ricostruzioni fantasiose, facendo sedimentare dubbi sul rigore morale di quest’amministrazione è ingeneroso, moralmente deprecabile ed appartiene ad un modo di intendere la politica che non è nostra. Noi andremo avanti per la nostra strada”, la chiosa del sindaco.