Politica

Nola – Polizia Municipale: serve una nuova linea di comando

Nola la città dai tanti generali e dei pochi soldati. E’ la comunità dove organizzare servizi per la comunità diventa difficile e complicato, non per le difficoltà legate agli eventi, ma per l’efficienza dei settori comunali, che giocano a rimpiattino scaricando le responsabilità sui vari settori e sulle relative competenze.

Mentre la festa dei Gigli è ormai prossima, ancora non si è spento l’eco del mancato passaggio della processione del Corpus Domini, ingiustamente addossato al comando dei vigili nolani.

Per la verità il tenente Paolino Maddaloni si è preoccupato di capire come andava organizzata la processione vista la presenza del cantiere a Corso Tommaso Vitale per il rifacimento del basolato; della lettera redatta dal parroco del Duomo, don Mimmo De Risi,  che escludeva il passaggio della processione da via San Paolino; e della mancata comunicazione, da parte del responsabile dell’Ufficio tecnico, sulla messa in sicurezza dell’area cantierizzata del corso. Anche un colloquio tra Maddaloni e il sindaco Biancardi escludeva qualsiasi variazione di percorso.

Dunque la presenza delle auto per via San Paolino era giustificata perchè la strada non rientrava nel percorso processuale deciso dalla curia.

Ora l’attenzione va puntata sulla Festa dei Gigli, sul piano sicurezza elaborato dalla Protezione civile, su 13 varchi da controllare con un personale di caschi bianchi ridotto al minimo. Il segretario generale Giacinto Montazzoli, responsabile della polizia municipale, ha chiesto al settore economato la disponibilità di risorse per richiamare 20 unità esterne per far fronte alle esigenze organizzative del servizio di controllo e vigilanza; risorse che sembrerebbero non disponibili.

E la domanda sorge spontanea: cosa succederà la sera e la notte della processione dei Gigli?

Vigili che soffrono una sorta di abbandono, con un comandante in ferie, con il segretario comunale che si è caricato della gestione, di un personale a cui viene affidato un turno di lavoro pesante, senza poter usufruire di una gratificazione economica.

Ora con la festa dei gigli alle porte, pesa l’assenza di una guida di comando, che possa coadiuvare il servizio e le varie unità. Un corpo da riorganizzare dunque, con gli agenti al momento abbandonati a se stessi, con una politica assente nelle linee guida, con un assessorato che non ha elaborato un progetto nei tempi, per recuperare i fondi giusti per coprire le tante ore di straordinario, potendo poi pretendere il servizio e la garanzia del controllo del territorio; adesso invece, tutto è affidato alla buona volontà degli agenti e alla mano santa di San Paolino.

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