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Nola – Piazza D’Armi, svelato il progetto

Parco giochi, una piazza per eventi, aree commerciali parcheggi e, più in avanti, un nuovo stadio. Svelato il progetto della nuova Piazza d’Armi a Nola: un investimento da oltre 5 milioni di euro per riqualificare il cuore della città e dare una prospettiva diversa a tutto il centro storico.

Via libera dalla Giunta per proseguire con gli atti consequenziali, l’amministrazione Buonauro punta a completare l’accordo di trasferimento a titolo gratuito con il Demanio e a rimuovere gli ultimi ostacoli per rendere l’area il prima possibile cantiere. Tre lotti, il primo finanziato dal PNRR, gli altri due con risorse comunali da individuarsi. 

Il primo lotto, realizzato completamente con fondi provenienti dal Recovery Plan, insisterà nella parte antistante la Caserma Cesare Battisti (al momento, fuori dall’opera di riqualificazione, essendo ancora nella disponibilità del Ministero della Giustizia), che segue la direttrice di via Abate Minichini. Qui verrà realizzata una prima area parcheggio, oltre ad una piazza per concerti e spettacoli all’aperto ed il nuovo polmone verde di città.

Un luna park e l’area commerciale, invece, comporranno il secondo lotto, a carico dell’Ente di Piazza Duomo, che insisteranno a ridosso dell’incrocio di Piazza Immacolata e via onorevole Napolitano. 

Il terzo e ultimo lotto interesserà completamente l’area dell’ex campo sportivo e del mai nato Museo della Cartapesta. Qui con molta probabilità sorgerà il nuovo “Comunale”, ma per l’aspetto operativo c’è ancora da attendere. Innanzitutto bisognerà risolvere le lungaggini che attanagliano la struttura da un decennio, la questione con la ditta affidataria della costruzione della Cittadella in primis, poi la questione fondi europei con la Regione Campania. Feedback più che positivi in tal senso dagli Enti competenti, ma, vista la sensibilità dell’argomento, si procede con la dovuta cautela.

E mentre per il secondo lotto il Comune già si lavora per individuare nuovi fondi che possano far viaggiare l’opera parallelamente, per l’area del nuovo stadio già si pensa ad una “scorciatoia”, guardando ad un partenariato pubblico-privato che potrebbe essere una soluzione facilmente percorribile. 

Ribadire la strategicità del progetto è esercizio di stile, ma ora c’è da scorciarsi le maniche e mettersi all’opera. Il primo step, dirimente per consentire l’avvio dei lavori, è la rimozione delle strutture oggi insistenti sull’area. Alcuni dei proprietari già avrebbero accettato la nuova condizione, e già si sarebbero detti disponibili al trasferimento. Altri invece giù si sarebbero mossi in senso opposto, ed avrebbero già impugnato dinanzi al TAR l’ordinanza emessa nelle settimane scorse dall’Ufficio Tecnico di Piazza Duomo, per ottenerne la sospensiva. Nell’attesa degli eventuali sviluppi giurisdizionali, i giorni passano, ed i 90 giorni che separano i proprietari dall’abbattimento diventano sempre meno.

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