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Nola, Piazza d’Armi finisce al TAR: l’opposizione impugna l’accordo di valorizzazione

Procedure illegittime: anche per Piazza d’Armi si va al TAR. Finisce così sotto la lente d’ingrandimento l’accordo di valorizzazione siglato tra Demanio e Comune di Nola, che nello scorso dicembre cedette a titolo la proprietà dell’area all’Ente di Piazza Duomo. 

Ad impugnare l’atto il gruppo consiliare d’opposizione, che evidenzia come il disco verde al trasferimento arrivato dalla maggioranza del sindaco Carlo Buonauro, sarebbe derivato da una seduta, quella del 12 dicembre scorso, da ritenersi invalida a causa della mancanza del numero legale. 

Assise che si celebrò con l’assenza iniziale del Presidente del Consiglio Francesco Pizzella, e della quasi totalità della minoranza con l’eccezione del consigliere Raffaele Parisi, poi allontanatosi dall’aula al momento dell’appello. 

Per i ricorrenti, alla seconda chiamata, sarebbero stati presenti soltanto 12 consiglieri comunali, 11 di maggioranza ed il sindaco. Pertanto, non sarebbe stato raggiunto il quorum per procedere alla discussione, da rimandare alla seconda convocazione fissata per il giorno successivo. Ma l’arrivo del Presidente Pizzella avrebbe poi sanato l’iniziale deficit nei numeri e dato luogo a procedere alla votazione dei 13 consiglieri presenti e all’approvazione del capo contenente appunto l’accordo con il Demanio.

Una questione di minuti ed orari. Da qui nasce la querelle ora finita davanti al Giudice Amministrativo, chiamato a decidere sulla legittimità degli atti approvati dall’assise bruniana. Ma nel frattempo l’impugnativa ha scatenato il durissimo botta e risposta tra primo cittadino e Nola Domani. 

Buonauro, con un post sul suo profilo Facebook, bolla la decisione come “giuridicamente assurda e politicamente obbrobriosa”, scagliandosi contro l’opposizione, rea di minare il progetto di riqualificazione di Piazza d’Armi con “speciosi cavilli da miseri azzeccagarbugli”, stravolgendo la “logica del pubblico interesse, pur di tornare a massacrare questa nobile terra”. Risponde a tono il capogruppo Maurizio Barbato, sorpreso per la “reazione scomposta” del Sindaco.

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