Nola – San Felice non “bagna” i nolani con la Manna
Nessun miracolo, Nola non viene bagnata dalla Manna e dalla protezione di San Felice. Come da tradizione, si è rinnovato l’appuntamento tra la città ed il culto di Felice, suo santo patrono e primo vescovo.
Questa mattina, durante lo svolgimento della Santa Messa Pontificale nella Cattedrale di Maria Assunta in Cielo, celebrata da Sua Eccellenza mons. Francesco Marino, il rito dell’apertura del tabernacolo, quest’anno senza la presenza nella cripta di San Felice dei fedeli a causa delle normative anti-COVID, ha infatti mostrato al Vescovo un calice vuoto, privo del liquido che simboleggia la protezione che San Felice vuol rendere alla città.
Un 15 novembre che, senza la benedizione di San Felice, diventa ancor più plumbeo, con lo sfondo della pandemia che incupisce gli animi dei fedeli accorsi in Cattedrale per sperare di essere toccati dal favore del Santo.
Curiosamente, è dal 2016 che nella giornata dedicata al Santo manca la materializzazione della Manna all’interno del tabernacolo, confermando la tendenza della minor frequenza del miracolo tanto atteso dalla cittadinanza.
La città potrà sperare di ritrovare il favore di Felice l’8 dicembre, giornata in cui monsignor Marino riscenderà all’interno della cripta per sperare di trovare il liquido rugiadoso della Manna all’interno del calice benedetto, con l’attesa che il miracolo venga accompagnato da giorni più tranquilli dal punto di vista della pandemia.