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Nola – L’ufficio tecnico “nega” l’accesso agli atti, l’opposizione insorge

Nuove polemiche inoltrate all’Ufficio Tecnico, ancora una volta l’urbanistica fa discutere in città. Sotto i riflettori ci va nuovamente il rilascio del permesso di costruire numero 80/2021, che vedrà nascere un nuovo plesso di edilizia residenziale in via Amilcare Boccio. 

Un dossier ben conosciuto dalla politica cittadina, già oggetto ed argomento nei mesi scorsi della serie di uno dei manifesti affissi dai consiglieri d’opposizione contro l’operato dell’amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Minieri.

Con una richiesta a firma dell’intera minoranza, il 30 dicembre scorso i consiglieri avevano fatto richiesta di accesso agli atti per ricevere lumi sul discusso procedimento adottato dall’ufficio tecnico e dal dirigente Felice Spampanato. 

Mercoledì 12 gennaio però, arriva la risposta dell’ufficio tecnico che gela l’opposizione. L’incaricata dell’ufficio tecnico mette “in attesa” la richiesta, attendendo la presentazione di eventuali motivi ostativi all’inoltro degli atti da parte dei controinteressati (leggasi, i titolari del permesso di costruire). Una risposta che ha mandato su tutte le furie la minoranza, che si considera lesa dal comportamento “illegittimo e pretestuoso” del dirigente di settore. 

Nella piccata risposta alla nota dell’ufficio tecnico, l’opposizione attacca, evidenziando come il ruolo di garanzia e controllo del consigliere comunale sia un principio “granitico e non sindacabile” riconosciuto da legislatore e giurisprudenza, non sottoponibile all’arbitrio e alle valutazioni di merito degli uffici comunali. Insomma, per la minoranza non esisterebbero motivazioni o condizioni per impedire all’ufficio tecnico di mostrare il dossier agli stessi.

E l’opposizione calca la mano, sottolineando che anche l’assessore all’Urbanistica Nando Giampietro in un’altra nota del 22 dicembre scorso, inviata al dirigente Spampanato, ha palesato dubbi sul procedimento di via Boccio, visto che il permesso a costruire sarebbe stato rilasciato nonostante il parere negativo, relazionato e motivato, del responsabile del procedimento.

Consiglieri di minoranza che si aspettano di ricevere in tempi brevissimi i documenti richiesti per effettuare le proprie riflessioni e tirar le somme. Ma ancora una volta le questioni urbanistiche assorbono la discussione politica di città. 

Se negli scorsi anni era eccezionalità, è innegabile che da tempo permessi di costruire e varianti impegnino oltremodo dirigenti, funzionari ed amministratori. Edilizia privata che continua ad oscurare la necessità di accelerare sui lavori pubblici. Il sindaco continua ad aspettare il cambio di marcia dell’ufficio tecnico. E chissà se la partenza delle opere di edilizia scolastica e la prossima riapertura del tavolo di concertazione con il Demanio per la questione Piazza d’Armi, saranno utili per far dimenticare i tanti passaggi a vuoto fatti registrare dall’ufficio tecnico.

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