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Nola, la Festa dei Gigli si apre all’inclusione: per la prima volta, i disabili potranno assistere dal balcone del Comune la festa

Per secoli hanno guardato dal basso, dietro le transenne, ai margini della folla. Invisibili nella festa più visibile d’Italia. Ma quest’anno, qualcosa cambia. I disabili, per la prima volta, potranno assistere alla Festa dei Gigli dal balcone principale del Comune di Nola. Il punto più alto, il cuore simbolico della città. Dove si affacciano le autorità, dove la storia si mostra al popolo. Stavolta, però, è il popolo dimenticato a prendersi il centro.

Un gesto nato dal basso e salito fino al vertice. A innescarlo, l’appello pubblico di una paranza nolana Ft: poche parole, chiare, irrinunciabili. E una risposta immediata, concreta, da parte del neo eletto sindaco. Niente promesse, niente tavoli tecnici, solo un sì. Forte. Irrevocabile. Il segno di una città che ha deciso di guardare in faccia la diseguaglianza e spezzarne l’abitudine.

Per chi ogni anno ha vissuto la festa come spettatore dimezzato, relegato dietro una barriera fisica e simbolica, questo è un risarcimento tardivo ma necessario. Un diritto che diventa atto. Un privilegio che smette di esserlo, per trasformarsi in accesso. Alla bellezza, all’appartenenza, alla memoria condivisa. Per esserci bisognerà fare domanda al comune entro il 24 giugno. 

Niente effetti speciali, solo una porta aperta sul balcone giusto. Quello da cui si vede tutto, quello da cui si è visti. Dove la Festa dei Gigli mostra la sua anima, e dove ora potrà riflettersi anche la dignità di chi troppo a lungo è rimasto fuori campo.

La tradizione resta. Ma da oggi cammina con un passo in più. E porta con sé tutti. Davvero.

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