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Nola – Interrato il Villaggio Preistorico, esplode la furia di SeL

Interrato il Villaggio preistorico a Nola ed esplode l’ira degli attivisti di Sinistra e Libertà: “Ce lo ricordiamo Biancardi: diceva che sarebbero dovuti passare sul suo corpo prima ricoprire tutto. Adesso le ruspe sono arrivate e il Sindaco dov’è? Sta facendo campagna elettorale sulle macerie di una città esausta. Chissà che promesse, che paroloni. Fogne, strade, lampioni, interi palazzi e mausolei: ma nessuno gli crede, lo sanno tutti che la destra è disperata, che promette anche la luna e poi non mantiene nulla”.

Quella del Villaggio è una ferita profonda per SeL, che per anni si è mobilitata sulle questioni dei beni culturali. La campagna “La Cultura è il Petrolio del nolano” è stato il motore di mille iniziative.

Il più duro è il commento di Giuseppe Di Palma: “Che balletto ridicolo in questi lunghi anni. A Roma il ministro Tremonti che tagliava fondi alla cultura con la mannaia, a Napoli il Governatore Caldoro che non muoveva un dito e a Nola il loro socio di partito che piagnucolava senza costrutto. Una farsa. Certo – osserva Di Palma – la Sovrintendenza ha fatto una scelta difficile, forse l’unica possibile dato il disinteresse delle altre istituzioni. Ma l’area interessata dai ritrovamenti archeologici è ben più vasta di quanto scoperto e non possiamo lasciare che vada tutto dimenticato. Soprattutto – conclude il giovane candidato – dobbiamo dircelo chiaro e tondo che il primo nemico è la speculazione edilizia: troppi hanno messo gli occhi sui terreni su cui insiste l’area archeologica. Ci sarà da lottare, trovare fondi nazionali ed europei, incalzare il Ministero e Regione Campania. Finora con Biancardi non è stato fatto nulla di serio. Dal 25 maggio dovremo cambiare registro”.

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