Nola, il sindaco Buonauro si dimette: “Non esistono più rapporti di correttezza e fiducia con la coalizione”
Stringato ed essenziale, formale ma trasudante amarezza. Con un documento da poche righe, Carlo Buonauro preme pausa e ferma la sua esperienza da sindaco della città di Nola alle 16.11 di questo pomeriggio.
“Non esistono più rapporti improntati a correttezza e fiducia” che possano mandare avanti l’amministrazione che guida dal giugno 2022.
Dimissioni che rappresentano il tassello finale venuto giù da un domino caduto pezzo dopo pezzo, con l’inchiesta giornalistica delle ‘Iene’ sul possibile voto di scambio e le ingerenze nella gestione degli alloggi nel Rione Gescal, ad aver mandato giù l’ultima tessera per il già giudice amministrativo.
C’è da premettere che le dimissioni di Buonauro restano revocabili nei termini di legge, e dunque tutto potrebbe rientrare nei prossimi 20 giorni, scenario sempre possibile. Ma dal tenore del documento, inoltrato all’intero consiglio comunale, sembra non esserci quel margine per eventuali ripensamenti.
La questione, a differenza delle crisi comuni, si è spostata dal piano politico a quello delle relazioni tra Buonauro ed i suoi, con storie tese che partono da lontano per disparati motivi, ma che riguardano rapporti che da dopo il caso-Iene sembrano ormai essere definitivamente compromessi.
A precedere l’addio del sindaco infatti attorno alle 13 era arrivato il decreto che aveva revocato dai propri incarichi gli assessori Lucianna Napolitano Bruscino e Giovanni Carrella, coinvolti appunto nell’inchiesta portata avanti dalla trasmissione di Italia1 assieme alla consigliera Maria Rosaria Galeota e suo padre Gaetano, quest’ultima dimessasi da delegata al rione IACP dopo la puntata di domenica scorsa.
Una decisione, quella della defenestrazione, che sembrerebbe esser stata presa d’acchito dal primo cittadino, dopo aver probabilmente realizzato che da Nola Democratica, per voce Alberto Buonaguro, non avrebbe invitato alle dimissioni gli assessori coinvolti, così come aveva confidato lo stesso capogruppo dem ai nostri microfoni a metà settimana. E qui probabilmente origina il passaggio del sindaco sul venir meno del “necessario rapporto fiduciario” tra lui ed i due assessori.
Poi le evoluzioni delle ultime ore. In un confronto urgentemente richiesto con i dem, il sindaco avrebbe addirittura paventato la revoca della Giunta in blocco, prima di procedere, invece, a stilare le proprie di dimissioni.
Ora non resta da capire quale sarà la ricaduta sulla vita politica di città. Per il momento, la maggioranza, frastornata dalle evoluzioni delle ultime ore, aspetta che la situazione decanti per capire le intenzioni del sindaco. Tante le riunioni di coalizione, ma anche incontri dei singoli gruppi per prendere decisioni e proporre soluzioni, e capire se l’esperienza Buonauro sia effettivamente giunta al suo capolinea.